Incendi, altra giornta complicata per l'Abruzzo interno.
E' stato ridimensionato, ma non ancora spento, l'incendio sul Monte Siella, sul versante pescarese del Gran Sasso, sul quale si era spostato sabato scorso dopo essere divampato a Fonte Vetica, sul versante aquilano. Sul rogo, come noto, c'è un'inchiesta per incendio colposo della Procura della Repubblica dell'Aquila.
Ai piedi del Gran Sasso, nel territorio di Assergi (frazione dell'Aquila), la popolazione ha sventato un principio di incendio, probabilmente doloso, solo perché è prontamente accorsa al levarsi del fumo. In serata un altro rogo ha interessato la Villetta ma anche in questo caso il tempestivo intervento dei residenti, insieme a quello dei vigili del fuoco, ha evitato che le fiamme si espandessero.
In giornata c'è stata una ripresa dell'incendio di Aragno, frazione del capoluogo abruzzese, scoppiato mercoledì scorso. Per la terza volta in otto giorni l'incendio, che sembrava essere stato domato, ha ripreso vigore. Oltre ai vigili, sono intervenuti anche i mezzi aerei. La situazione è sotto controllo ma per questa notte l'area sarà presidiata.
Sembrerebbe finita - ma considerando caldo e vento il condizionale è d'obbligo - l'emergenza nei territori periferici a ovest dell'Aquila, dove tre giorni fa era scoppiato un incendio a Santi.
Altra situazione difficile si registra nella Marsica, dove un rogo sta imperversando da tre giorni tra Collelongo e Trasacco, l'habitat dell'orso marsicano.Sarebbero già oltre 500 gli ettari di bosco andati in fumo.
In Provincia di Teramo un incendio ha interessato la frazione Macchia Da Sole di Valle Castellana.
Mazzocca: "Decimo giorno di spegnimenti"
"Permanendo ancora temperature elevate sull'intero territorio regionale, sono proseguite senza sosta le attività della Protezione Civile regionale con il supporto degli equipaggi di Canadair ed elicotteri coordinati dal Dipartimento nazionale impegnati nello spegnimento degli incendi che da giorni interessano la Regione".
Interviene così il Sottosegretario regionale con delega alla Protezione Civile Mario Mazzocca in relazione alle attività di spegnimento degli incendi condotte sull'intero territorio regionale, coordinate dalle Sale Operative della Protezione Civile regionale e dei Vigili del Fuoco.
"Riepilogando - continua il Sottosegretario regionale - dal 1° agosto sono stati impiegati nelle operazioni di spegnimento e presidio notturno/sorveglianza circa 600 uomini/giorno del volontariato di protezione civile, distribuiti in più turni h24. Massiccio l'impiego di personale dei VVF e di mezzi aerei. Il bilancio approssimativo delle superfici percorse dal fuoco nel periodo di riferimento è pari a 1000 ettari di cui 300 ettari circa di bosco".
"Leggendo, poi - dichiara ancora il Sottosegretario - alcuni articoli di stampa, sono rimasto colpito dalla capacità di sintesi del coordinatore regionale dei Vigili del Fuoco della FP Cgil Antonio Salvatori, che in poche righe ha messo in evidenza la dimensione e la qualità dei problemi creati dall'improvvida abolizione del Corpo delle Guardie Forestali con la conseguente riduzione delle forze messe in campo, a livello nazionale, per contrastare gli incendi boschivi, peraltro nell'estate più calda e secca a memoria d'uomo, e pone l'esigenza di rivedere l'intero sistema sperimentato quest'anno".
"Non stupisce affatto, invece, il puntuale intervento grillino – continua Mazzocca - manifestato a mezzo di un suo rappresentante istituzionale che, pur di attaccare la Regione, pare ignorare le stesse premesse da cui genera il suo ragionamento. Dovrebbe essere evidente che la Regione - parte integrante del sistema di PC nazionale - non può disporre delle risorse per sopperire, da sola, al vuoto lasciato dallo scioglimento del Corpo Forestale. Nonostante questo, è stata tra le prime a firmare due convenzioni - una con i Vigili del Fuoco e l'altra con i Carabinieri Forestale - ha reperito nel magro bilancio regionale oltre un milione di euro e mobilita, ogni giorno, oltre cento volontari del proprio sistema di Protezione Civile per il contrasto agli incendi boschivi".
"Infine – conclude il Sottosegretario - per quanto riguarda l'incendio di Fonte Vetica e del Monte Siella, oltre che esprimere piena fiducia nella magistratura che dovrà stabilire le responsabilità, voglio sottolineare la necessità di un salto culturale che deve interessare, oltre ai singoli cittadini, in primo luogo quelle forze sociali ed economiche che dalla tutela e conservazione della natura traggono il proprio valore e la propria attrattività".