Un boato, poi un black out di circa un minuto.
Una scossa di magnitudo 4.0 ha colpito l'isola di Ischia alle 20:57 di lunedì 21 agosto; l'evento sismico, registrato in mare ad una profondità di 5 chilometri, è stato avvertito distintamente lungo la costa flegrea. Inizialmente, l'INGV aveva comunicato una magnitudo di 3.6, poi rivista al rialzo.
Si contano 41 feriti, dodici in osservazione ma nessuno in codice rosso. Sono due le vittime: una è Lina Balestrieri in Cutaneo, 59 anni, di Barano d'Ischia (Napoli) ma residente a Ischia, mamma di 6 figli, sorella di Pasquale, consigliere comunale a Ischia. È la prima che è stata rintracciata nella notte, schiacciata dal cornicione di una chiesa che le è crollato addosso dopo aver parcheggiato l'auto e mentre stava per entrare in chiesa. La seconda persona morta, rimasta sepolta nella casa crollata in località Maio, sempre a Casamicciola, si chiamava Marilena Romanini, 65 anni, nata a Brescia, ma residente a Monte San Giusto (Macerata). Era una turista ospite di alcuni amici sull'isola.
La zona più colpita è proprio quella a nord dell'isola, nel comune di Casamicciola: diverse le case crollate, distrutta la chiesa del Purgatorio. Un intero nucleo familiare di sette persone è rimasto imprigionato dopo il crollo della propria abitazione in località La Rita: estratti subito vivi un uomo (il padre), due donne e, verso le 4 di notte, un bimbo di 7 mesi, Pasquale. I soccorritori hanno dunque tratto in salvo anche i due fratellini che sono rimasti circa 14 ore sotto le macerie, il piccolo Mattia di 7 anni e Ciro di 11. "E' stato Ciro a salvare il fratellino Mattia. Dopo la scossa l'ha preso e l'ha spinto con lui sotto al letto, un gesto che sicuramente ha salvato la vita a entrambi. Poi con un manico di scopa ha battuto contro le macerie e si è fatto sentire dai soccorritori". A dirlo, commosso, è stato il comandante della Tenenza di Ischia della Gdf, Andrea Gentile, nel riferire il racconto di uno dei soccorritori dei vigili del fuoco entrato in azione per salvare i bimbi dalle macerie. "Siamo qua, siamo qua, stiamo bene", ha detto il ragazzino di 11 anni che ha affrontato con coraggio la terribile notte seguita al violento sisma che ha sconvolto Ischia. Il fratello Mattia era accanto a lui e i due fratelli, nella lunga attesa sotto le macerie della loro abitazione in località la Rita a Casamicciola, hanno parlato a lungo e qualche volta anche litigato. I vigili del fuoco li hanno tenuti svegli, hanno dato loro dell'acqua. Ma per estrarli si sono rese necessarie ore di lavori sulle rovine della palazzina crollata.
L'ospedale 'Rizzoli' di Lacco Ameno - evacuato per questioni di sicurezza subito dopo il terremoto - è stato dichiarato agibile e riaperto all'alba. Nella struttura erano rimasti solo cinque degenti intubati.
"Da quello che sappiamo il terremoto è di origine tettonica e non vulcanica", ha spiegato Carlo Doglioni, presidente INGV. "Casamicciola è nota per i terremoti: nel 1883 se ne verificò uno di magnitodo 5.8 che fece 2.300 morti". Sulle conseguenze, Doglioni nota che "non è una novità che terremoti anche di bassa magnitudo facciano danni, perché superficiali e perché le costruzioni non sono adeguate". Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si è recato nella sede della Protezione Civile in Via Vitorchiano a Roma e ha preso parte al Comitato Operativo.
Borrelli: "2.600 gli sfollati, 1.051 persone hanno già lasciato l'isola"
Circa 2.600 sfollati, 2.000 a Casamicciola e 600 a Lacco Ameno, mentre 1.051 persone hanno lasciato l'isola.
Questo un primo bilancio del post terremoto che ha colpito Ischia nella serata di ieri, fatto dal Capo del Dipartimento della protezione Angelo Borrelli, appena giunto sull'isola. "Abbiamo fatto partire più di mille persone che volevano andare via - ha spiegato - Oggi, abbiamo organizzato una struttutra di assistenza alla popolazione. Ci sarà una struttura che ne coordinerà due a livello comunale che saranno quella su Casamicciola e quella su Lacco Ameno. Nel pomeriggio squadre di tecnici andranno a fare verifiche specifiche sugli alberghi per vedere il livello di stabilità, per ospitare la popolazione appunto negli alberghi da questa sera".
Nelle prossime ore "saremo qui per organizzare la macchina dell'assistenza alla popolazione - ha aggiunto Borrelli- Poi, con la Regione organizzeremo strutture operative per gestire l'emergenza. Tendopoli? Speriamo di poter usare strutture recettive".