Venerdì, 25 Agosto 2017 22:27

Amatrice e Accumoli, i primi indagati: 12 richieste di rinvio a giudizio per i crolli

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"Ci saranno dei rinvii a giudizio".

Si è mostrato lapidario il procuratore capo di Rieti Giuseppe Saieva, a chiusura delle indagini per il crollo della vela campanaria di una chiesa di Accumoli e di due palazzine di edilizia popolare di piazza Sagnotti ad Amatrice. Purtroppo - ha sottolineato - "c'è colpa dell'uomo".

Le richieste di giudizio, ha spiegato Saieva, "sono per sette persone per Accumoli e cinque per le palazzine"; le responsabilità sarebbero evidenti: "È emerso l'uso di materiali scadenti e tecniche costruttive inadeguate, costruzioni fatte in violazione di leggi antisismiche e vincoli idrogeologici, che sono quelli che contano al fine della sicurezza". Per il futuro, ha rilevato il procuratore rispetto ad eventuali altre responsabilità, "incrociamo le dita".

Molte morti si sarebbero potute evitare "se l'uomo fin dall'inizio avesse fatto altre scelte in materia di tecniche costruttive: sono queste che hanno determinato le vittime". Ecco perché c'è la colpa dell'uomo, "colpe che - in alcuni casi - risalgono indietro nel tempo, e questo è un altro discorso: il comune di Amatrice è stato costruito due, tre secoli fa, dopo il terremoto distruttivo del '700, ma non sono state rispettate regole antisismiche, anche perché la normativa è degli anni Settanta. Non si costruisce male solo per risparmiare e guadagnare di più, c'è anche un problema più generale di sottovalutazione culturale".

"Non si vogliono solo aumentare i profitti, c'è anche incuria, ed è sempre stata dimostrata ogni volta che le commesse provengono dallo Stato o da altri enti pubblici", ha aggiunto il procuratore capo di Rieti: "il caso lampante è quello delle palazzine costruite ad Amatrice dalla stessa azienda, quelle destinate al pubblico sono crollate, quelle private sono ancora in piedi. In via giudiziaria cercheremo di accertare le verità", la promessa, "per il futuro sappiamo che il patrimonio edilizio nazionale è in gran parte stato costruito in tempi anteriori la regolamentazione antisismica, che va però rispettata: le persone spendono di più per le rifiniture, per i pavimenti, per cose superflue, trascurando la struttura portante della casa in cui andranno a vivere e poi, a volte, disgraziatamente, a morire. Le pene ci sono e sono adeguate, quello che serve è un cambio di mentalità".

Ultima modifica il Sabato, 26 Agosto 2017 23:36

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