In concomitanza con gli otto mesi dalla tragedia che provocò 29 vittime, questa mattina a Rigopiano di Farindola (Pescara) - unico punto geografico e territoriale d'incontro tra le province di Pescara, Teramo e L'Aquila - e a poche decine di metri dall'albergo dove erano alloggiate le 29 vittime della valanga del 18 gennaio scorso, si sono ritrovati gli appartenenti al PAR, Patto per l'Abruzzo Resiliente, stipulato fra cittadini, comitati e associazioni, con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle criticità derivanti nella nostra regione da maltempo, eventi sismici, ma anche gli incendi delle ultime settimane, "perché occorre fare qualcosa.Solo l'unione e la partecipazione attiva porteranno al cambiamento culturale".
"Siamo nati in questo Comitato come mamme che vogliono tutelare i loro figli per quanto riguarda gli edifici scolastici - ha detto una delle promotrici, Francesca Merini - e ci siamo resi conto che dovevamo andare avanti per divulgare la conoscenza del rischio nella nostra regione e soprattutto le mancanze nel nostro territorio per quanto riguarda la prevenzione a tutto tondo di scuola, e strade e infrastrutture e abbiamo capito che c'era e c'è oggi l'esigenza di sensibilizzare i cittadini che devono essere i primi ad agire per la loro terra. Dobbiamo avere rispetto per la nostra terra così come rispettiamo noi stessi".
"Rigopiano è l'emblema di quello che è mancato in termini di gestione dell'emergenza e anche del post emergenza perché le macerie dell'Hotel Rigopiano sono ancora qui dove presto arriverà la neve", ha aggiunto Marzia Folietta, imprenditrice della zona. "Oggi siamo in questo luogo simbolo che rappresenta anche il punto di incontro delle tre province. Ora occorre creare una rete fra noi cittadini e unirci. La manifestazione vuole servire ad avere tutti insieme una visione comune su una regione che vive varie criticità".