"Sto gettando teglie intere di pizza; d'altra parte, non posso lasciare la vetrina vuota ma, da inizio settembre, in negozio non passa più nessuno".
Carmine Sellitri da Cerignola, titolare della pizzeria al taglio 'I due Pugliesi' su via San Bernardino, ci mostra gli scontrini: 24 euro di incasso qualche giorno fa, 29 euro ieri l'altro, 44 euro quando è andata bene. Impossibile andare avanti: "Ad ottobre, sarò costretto a chiudere", confida. E non per mancanza di clientela: "fino a qualche tempo fa, la pizzeria era molto frequentata"; le difficoltà sono dovute ai disagi creati dal cantiere per la realizzazione dei sottoservizi - denuncia Sellitri - "che hanno reso impossibile accedere al punto vendita".
Un passo indietro.
Carmine Sellitri ha aperto la sua pizzeria al taglio nel giugno del 2016, "per offrire un'altra possibilità a mia figlia - racconta - che studia all'Università dell'Aquila e che ha deciso di vivere qui, essendosi ambientata in città. Ho messo su l'attività in pochissimo tempo". Ed andava piuttosto bene, come detto: "con i lavori per la realizzazione dei sottoservizi, però, la quotidianità si è fatta sempre più difficile: prima, gli scavi sul Corso stretto che hanno tagliato fuori la zona di San Bernardino dal passeggio cittadino. Poi, il cantiere su via Signorini Corsi che ha interdetto l'accesso da via Zara e piazza San Bernardino. Quindi, il primo tratto di via San Bernardino con le transenne poste fino all'ingresso del negozio, e i camion ad entrare e uscire dal cantiere passando per via Fortebraccio. Ed ora l'altro tratto, fino ai Quattro Cantoni, con le transenne che impediscono l'accesso dal Corso e l'ingresso alla pizzeria garantito da un piccolo passaggio spesso ostruito da camion e macchinari".
Una sorta di via crucis, per Sellitri; "le cose sono precipitate dopo la maratona Jazz, con l'apertura del cantiere qui, sul tratto di via San Bernardino fino ai quattro cantoni: il primo giorno di lavori, ho incassato 8 euro. Ho deciso, dunque, di chiudere due settimane: al mio ritorno, le cose non sono migliorate. Anzi". A Sellitri non è stata garantita una passerella per l'accesso al negozio, il punto vendita non è 'visibile' dal Corso, e pure scendendo da via San Bernardino, come detto, l'accesso è spesso interdetto dai mezzi del cantiere. "Posso lavorare dalle 17:30, con la chiusura del cantiere, ma la strada resta al buio e nessuno pensa che qui possa esserci un esercizio commerciale".
E i responsabili della società che si sta occupando della realizzazione dei sottoservizi? "Se ne fregano", risponde l'imprenditore pugliese; "hanno atteggiamenti anche maleducati verso le nostre esigenze. E poi, i tempi continuano ad allungarsi: avrebbero dovuto chiudere il cantiere il 2 ottobre, ora scopriamo che i lavori si protrarranno fino al 13. Come non bastasse, ci sarà da avviare gli scavi dai quattro cantoni verso Piazza Duomo e, a quanto mi è stato riferito, sarà necessario intervenire anche su un palazzo del Corso stretto danneggiato dal passaggio del tunnel. Insomma, per i prossimi mesi la zona resterà ancora fuori dal passeggio di possibili clienti. Così, non posso andare avanti".
Sellitri è amareggiato: "Sono l'unico a protestare, c'è una strana omertà. Per questo sto denunciando: non ho più nulla da perdere, ho già deciso di chiudere, spero che altri coglieranno l'occasione per far sentire la loro voce".