"Con Paola De Micheli si è discusso del personale Ripam a tempo indeterminato, con l'obiettivo di prorogare la scadenza del 2021, fissata dalla legge Barca per l'inserimento in pianta organica, in modo da poter contare sulla loro disponibilità per un periodo maggiore di tempo". Parole di Stefania Pezzopane a margine dell'incontro organizzato una settimana fa con la sottosegretaria, cui hanno partecipato il vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi e il coordinatore dei sindaci del cratere Francesco Di Paolo.
Parole che hanno scatenato la rabbia dei lavoratori. "Apprendiamo tramite gli organi di stampa che, nell’ambito dell’incontro tenutosi a Roma sulle problematiche del cratere sismico, la questione dei dipendenti Ripam sia stata trattata ponendo sul tavolo una soluzione inaccettabile per dei lavoratori con un contratto a tempo indeterminato", l'affondo dei lavoratori che, contestualmente, hanno manifestato la volontà di "far ricorso agli strumenti di protesta che la legge mette a disposizione, con grosso rammarico dei disservizi che potremmo creare ai cittadini". Alla mobilitazione si sono uniti i dipendenti degli Uffici territoriali per la Ricostruzione che hanno annunciato "l'attivazione di tutte le modalità e procedure previste dalla legge per l'indizione dello stato di agitazione, con l'interruzione di ogni attività legata alla ricostruzione privata dei 56 comuni del Cratere sismico 2009".
Una vera e propria 'bufera' che ha costretto la senatrice dem a chiarire che "la proposta di proroga in Legge di Bilancio" è propedeutica alla "definzione di una soluzione definitiva che - ha aggiunto - è da sempre il mio obiettivo". E se non fosse soddisfacente quanto proporrà il governo - la promessa - "presenterò emendamenti ad hoc. Ma userò anche altri provvedimenti e strumenti perché la situazione si risolva in un tempo breve".
Parliamo del destino di 300 lavoratori, di cui 128 impiegati dal Comune dell'Aquila e 72 dai comuni del cratere, fondamentali per i processi di ricostruzione; per loro, la così detta 'Legge Barca' ha introdotto il termine del 2021, data 'presunta' di chiusura dei cantieri, entro il quale 'il personale eventualmente in sovrannumero sarà assorbito secondo le ordinarie procedure vigenti'; il dato ulteriore, al fine di comprendere la platea dei dipendenti interessati ai provvedimenti in discussione, riguarda i 25 lavoratori dell’USRA, i 25 lavoratori dell’USRC a cui si aggiungono gli ulteriori 56 lavoratori del Comune dell’Aquila, tutti contrattualizzati con contratto a tempo determinato e con scadenza, derivante da specifiche norme di legge, al 31 dicembre 2018.
Si comprende come la vicenda possa diventare esplosiva, dovessero i lavoratori mettere in campo azioni di protesta che rischierebbero di bloccare la ricostruzione. Per questo, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi ha preso carta e penna, inviando una lettera "a tutti i dirigenti e a tutti i dipendenti' datata 12 ottobre.
Ebbene, nella missiva Biondi spiega che la maggioranza di centrodestra "si è fatta promotrice di un tavolo tecnico coordinato dal consigliere Raffaele Daniele - a cui hanno partecipato anche i rappresentanti dei Comuni del cratere, degli Uffici speciali, sindacati e associazioni di categoria - che ha elaborato una serie di norme da proporre, per il tramite del Tavolo regionale per la ricostruzione, al sottosegretario De Micheli; tali norme - sottolinea il sindaco dell'Aquila - sono state illustrate dal sottoscritto nel Tavolo tecnico regionale e prevedono per il personale Ripam il superamento definitivo del 2021". Per quanto riguarda, invece, il personale a tempo determinato degli uffici speciali e il personale ex Opcm che da anni presta servizio presso il Comune dell'Aquila ed i Comuni del cratere "è stata richiesta la possibilità di avviare un percorso di stabilizzazione ai sensi della recente normativa, attraverso il finanziamento di fondi statali".
Biondi aggiunge che le proposte normative "sono state portate all'attenzione anche dei rappresentanti dell'opposizione che siedono in Parlamento e che si sono impegnati a sostenerle politicamente"; in effetti, mercoledì scorso il primo cittadino ha incontrato i capigruppo alla Camera di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia. In quella occasione, ha sottoposto a Renato Brunetta, Massimiliano Fedriga e Fabio Rampelli proprio gli emendamenti predisposti dal tavolo coordinato da Daniele, e che riguardano la soluzione definitiva per le vicende legate al personale Ripam, "per cui non ci può più essere incertezza circa la condizione di dipendenti a tempo indeterminato dei vari enti cui sono assegnati", l’avvio delle procedure di stabilizzazione per i precari, oltre alla deroga al codice degli appalti per la velocizzazione della ricostruzione delle scuole e le norme sul riequilibrio dei bilanci comunali.
Pertanto - scrive Biondi a dirigenti e dipendenti - "voglio rassicurare tutti sul fatto che il Comune dell'Aquila ha già proposto e sosterrà unicamente soluzioni definitive, che consentano di eliminare ogni incertezza sulla situazione lavorativa e non aderirà mai a soluzioni che mirino soltanto a posticipare il problema, con l'unico effetto di aggravarlo ulteriormente". Una presa di posizione netta, che sembra un messaggio - neppure tanto velato - alla senatrice Pezzopane - e che apre una partita politica delicata che, da L'Aquila, finirà per giocarsi a Roma.