Si è svolta stamane, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, una riunione del tavolo dedicato al personale impegnato nella ricostruzione post sisma 2009, organizzata dalla struttura di missione della sottosegretaria Paola De Micheli, in seguito all'incontro del tavolo regionale convocato da Giovanni Lolli.
Attorno al tavolo, oltre al coordinatore della struttura di missione Giampiero Marchesi, anche rappresentanti del Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Funzione Pubblica, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, il coordinatore dei sindaci dei comuni del cratere Francesco Di Paolo e lo stesso vicepresidente della Regione Abruzzo.
Con un post su Facebook, il primo cittadino aveva sottolineato come, per la prima volta, il Comune dell'Aquila avesse posto il problema "in maniera chiara, consapevole, organica e ferma dopo le imprecisioni e i tentennamenti degli anni passati". Un indecisionismo che ha generato "scontento e una grande mobilità degli assunti": un terzo dei 128 vincitori del concorso Ripam, in effetti, è transitato altrove con le inevitabili conseguenze dei rallentamenti dei cantieri. "Stiamo incalzando il governo, le mezze soluzioni non ci interessano: senza certezza degli occupati non c’è certezza dei tempi della ricostruzione", le parole di Biondi. Per i precari dell’immediato post-sisma, invece, "al momento non sono state concesse le deroghe richieste al decreto Madia per la stabilizzazione e le coperture finanziarie ma solo una proroga della scadenza dei contratti. Anche per loro, dopo anni, per la prima volta una proposta che chiuderebbe la partita positivamente e definitivamente. Una proposta su cui torneremo a dare battaglia".
Poco fa, la nota stampa della senatrice Stefania Pezzopane che ha giudicato positivo il vertice di stamane, "perché è servito - ha aggiunto - a definire con chiarezza tutte le questioni, alla presenza autorevole di tutti i ministeri e di tutti i soggetti coinvolti".
Sono emerse due questioni, ha spiegato la senatrice dem. "La prima: i lavoratori della graduatoria Ripam sono a tutti gli effetti dipendenti a tempo indeterminato, con fondo permanente e stabile per la copertura degli stipendi. Nessuno può mettere in discussione questo assunto esplicito della legge Barca e della relativa relazione tecnica. Oggi questo concetto è stato ribadito da tutti i rappresentanti dei ministeri e sarà oggetto di una circolare esplicativa".
Il tavolo si è impegnato a definire in tempi brevi un percorso di chiarezza e di rassicurazione che porterà a individuare in modo preciso le sedi di lavoro dei Ripam dopo il 2023. "La funzione pubblica produrrà inoltre un autorevole parere. L'obiettivo è di dare certezze a questi lavoratori e lavoratrici molto qualificati che stanno fuggendo da L'Aquila e quindi, se non dovessero essere sufficienti la circolare e il parere, lavoreremo anche ad una specifica norma di chiarimento".
La seconda questione sul tavolo è la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato impegnati negli uffici speciali per la ricostruzione e nei comuni che il dl fiscale ha prorogato fino al 2020. "Anche su questo - ha sottolineato Pezzopane - abbiamo registrato la disponibilità del governo a trovare soluzioni, in stretta collaborazione con la Ragioneria generale dello Stato, i Comuni, la Regione e le organizzazioni sindacali".