“Sono in corso verifiche e controlli su oltre 200 aggregati per capire dove occorra realmente intervenire. C’era il rischio di nominare dei commissari che avrebbero dovuto accelerare i lavori di cantieri chiusi ormai da mesi: per questa ragione abbiamo preferito prendere un po’ di tempo in più e fare le cose per bene piuttosto che coprirci di ridicolo agli occhi della città a causa di provvedimenti fatti male e di fretta, come quello che abbiamo trovato quando ci siamo insediati”.
A dichiararlo è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che detiene anche la delega alla Ricostruzione privata in riferimento alla vicenda dei numerosi aggregati edilizi bloccati da inerzia dei proprietari degli immobili, litigiosità degli stessi o mancata costituzione dei consorzi obbligatori. “Ci sarà una sostanziale revisione dell’avviso pubblico per la scelta dei commissari rispetto al precedente. – spiega il sindaco - Prevediamo novità importanti come la divisione per fasce di competenza entro le quali verranno sorteggiati i professionisti: non ci sarà il rischio, insomma, che persone con poca o alcuna esperienza si trovino a dover affrontare situazioni particolarmente complesse. I più bravi e competenti saranno chiamati a dirimere le questioni più difficili, in base alle loro capacità, esperienza e preparazione. È in via di definizione, e a breve sarà portata in giunta una delibera con cui vengono individuate le priorità e le modalità d’intervento per superare la non più tollerabile impasse di aggregati inspiegabilmente fermi”.
Contestualmente è stata avviata una ricognizione dei cantieri. Gli accertamenti vengono effettuati sul sito, si controlla se ci sia stato o meno l’inizio lavori e se l’aggregato risulti costituito o se vi siano dei contenziosi. “Un lavoro complesso e gravoso – sottolinea il sindaco – che gli uffici tecnici stanno tentando di espletare nella maniera più veloce possibile, ma il tempo e il personale a disposizione sono sempre insufficienti rispetto alla mole enorme di lavoro con cui gli uffici fanno i conti quotidianamente”.