"Il prossimo 28 febbraio presenteremo un programma condiviso di iniziative che punterà all’azzeramento delle pratiche arretrate a carico del Genio civile e a una accelerazione delle altre nel territorio del cratere 2009".
A darne notizia è stato il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, presidente della Commissione regionale territorio, che ha annunciato nei giorni scorsi come il programma sarà condiviso mercoledì con i sindaci e le categorie interessate. "Col vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, alla presenza del presidente e del direttore delll’Ance, Ettore Barattelli e Francesco Manni, del direttore della Regione Vincenzo Rivera e del dirigente del Genio Civile Giancarlo Misantoni, abbiamo concordato sul fatto che c’è bisogno dello sforzo e della disponibilità di tutti per venire a capo di questo problema: troppo strategica è l’attività del Genio civile nell’ambito del processo di ricostruzione per permetterci rallentamenti di sorta".
Una iniziativa più che mai necessaria, considerato che, ad oggi, sono circa 500 le pratiche in giacenza, con cantieri avviati ma sospesi in attesa del pronunciamento del Genio. Tra le prime mosse, Regione Abruzzo potrebbe distaccare all'ufficio 10 ingegneri attualmente in forza ad Abruzzo Engineering così da sbrogliare una matassa che sta strozzando la ricostruzione. Con ripercussioni che potrebbero essere drammatiche per la casse dell’Ente, oltre che per i cittadini che attendono di tornare a casa, ovviamente.
In effetti, l’accelerazione si è resa necessaria a seguito della decisione dei vertici di un consorzio di Paganica, e dei responsabili delle imprese I Platani e SvEdil, incaricate del restauro da 5 milioni di euro, che hanno dato mandato ad un pool di avvocati per richiedere un risarcimento di 400 mila euro alla Regione. L’ha confermato l’imprenditore Luigi Palmerini in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Centro’: "A noi imprese e a chi aspetta da nove anni di rientrare in casa, non interessa se il Genio civile, la Regione, hanno personale sufficiente oppure no per esaminare le pratiche - ha spiegato il costruttore, titolare dell’impresa I Platani - Noi abbiamo il cantiere con il progetto approvato e finanziato, ma l'abbiamo tenuto fermo un anno per colpa del Genio civile. Per questo avvieremo una causa contro la Regione, con una richiesta di riserve di oltre 400mila euro".
All’azione si sono uniti anche i proprietari degli immobili danneggiati.
Chiaro che la vicenda potrebbe segnare un precedente da far tremare i polsi per Regione Abruzzo, qualora altri, come prevedibile, dovessero far valere le proprie ragioni per i ritardi accumulati dal Genio civile. Palmerini l’ha ribadito: “la nostra sarà un'azione-pilota, da apripista, nel senso che anche altre imprese presto ci seguiranno, per il danno da ritardo. Perché i ritardi sono diventati oramai una situazione cronica. E vogliamo coinvolgere tutti i proprietari, perché non riescono a rientrare nelle loro abitazioni o comunque averle a disposizione".