Martedì, 10 Aprile 2018 14:13

USRC, Paolo Esposito si dimette: "Arrivata l'ora del naturale ricambio"

di 

Come un fulmine a ciel sereno.

A sei anni dalla costituzione dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere, istituito dall’allora governo Monti su impulso del ministro Fabrizio Barca per fornire assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata, promuovendone la qualità, effettuando il monitoraggio finanziario e attuativo degli interventi e curando la trasmissione dei dati al Ministero dell’Economia e delle finanze, il titolare Paolo Esposito ha comunicato, stamane, la volontà di farsi da parte.

Le dimissioni saranno effettive dalla metà di maggio, a sei mesi dalla scadenza naturale del contratto che era stato rinnovato nel gennaio 2016.

Raggiunto da newstown, Esposito ha parlato “di naturale ricambio: in questi anni – ha voluto sottolineare – si è formata una gran bella squadra, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti; ebbene credo sia arrivato il momento di puntarci pienamente. Vorrei rassicurare il territorio: processi e squadra ci sono”.

Il titolare dell’Usrc ha lasciato intendere come la scelta sia assolutamente personale: “era arrivata l’ora di farsi da parte, il ricambio è naturale e mi spaventa chi pensa d’essere insostituibile. A fine mese, farò un punto con i sindaci, serenamente, su alcune questioni; ripeto: la squadra c’è, ed è forte”. Ovviamente, verrà anche il tempo di chiarire i motivi del passo di lato con la stampa, “anche per mettere a tacere voci e illazioni. Intanto, in questo mese continuerò a lavorare duramente”.

Probabilmente, Esposito fa riferimento ai rumors che lo vorrebbero pronto ad assumere un altro incarico, ben più prestigioso, appena dovesse insediarsi un nuovo Governo; è probabile, tuttavia, che sulla scelta abbiano influito piuttosto le recenti polemiche sulla decisione della sottosegretaria Paola De Micheli, su impulso dello stesso titolare dell’Usrc, di chiudere i nove Uffici territoriali riassegnando le competenze a Fossa.

Una decisione che ha spaccato i sindaci, con alcuni tra i primi cittadini saliti sulle barricate che avevano risparmiato strali ad Esposito.

 

Tavolo di coordinamento Aree Omogenee: "Ora nuova governance della struttura"

Il Tavolo di coordinamento delle Aree Omogenee, avendo appreso delle dimissioni comunicate dal dott. Esposito con decorrenza dalla prima metà di maggio, ringrazia il Titolare dell’USRC per il lavoro eseguito fino ad oggi, esprimendo apprezzamento per la sua professionalità manifestata nello svolgimento dell’incarico a capo della struttura di Fossa; infatti il Tavolo con i Sindaci rappresentanti delle AO aveva manifestato, dal 2012, fiducia nei confronti del manager che poi era stata successivamente rinnovata in occasione del rinnovo del suo incarico a gennaio del 2016.

“Il dott. Esposito avrà avuto le sue motivazioni per abbandonare l’incarico – commenta il Tavolo di coordinamento delle Aree Omogenee – adesso proseguiremo lunga la nostra strada, quella della ricostruzione post sisma di tutto il territorio che rappresentiamo con orgoglio ed impegno quotidiano”.

Infatti il Tavolo di coordinamento, come concordato lunedì 9 aprile, si riunirà il prossimo giovedì 12 aprile a Fossa per discutere della nuova governance degli Uffici Territoriali per la Ricostruzione anche e soprattutto alla luce del comma 32 dell’articolo 2-bis, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172, così come modificato dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, che prevede, tra le altre cose, la soppressione degli UTR dal 1° luglio 2018.

“Stiamo delineando una nuova idea di governance e di organizzazione della nuova struttura che dovrà continuare a gestire il processo di ricostruzione post sisma e che non può interrompersi a pochi metri dal traguardo, che presenteremo agli organi di governo competenti – precisano i Sindaci del Tavolo di coordinamento delle Aree Omogenee – continueremo a lavorare finché il Tavolo non verrà soppresso (n.d.r. 1° luglio 2018 ex comma 32 dell’articolo 2-bis, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172). Non ci tiriamo indietro di fronte al lavoro che ci aspetta e siamo fiduciosi che chi di dovere ascolterà le nostre proposte. Continueremo a combattere, per la ricostruzione e la rinascita del territorio abruzzese, rappresentando i nostri paesi che abbiamo l’onore e l’onere di amministrare secondo il mandato conferitoci dai cittadini, portando nelle sedi opportune le prerogative e le esigenze dei cittadini con i quali ci confrontiamo quotidianamente.”.

 

Ultima modifica il Martedì, 10 Aprile 2018 23:40

Articoli correlati (da tag)

Chiudi