Mercoledì, 11 Aprile 2018 14:01

Abbattimento degli alloggi d'edilizia popolare in via Di Vincenzo, 5 giorni per svuotare le abitazioni: inquilini diffidano Biondi

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Una diffida al sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, affinché non proceda col progetto di demolizione della palazzina d'edilizia popolare sita in via Di Vincenzo 39 e gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009. 

A firmarla uno degli inquilini, Ivan Lauri, che spiega di parlare a nome di altre famiglie e chiede l'apertura di un tavolo di confronto con l'amministrazione comunale: "così non fosse - la minaccia - siamo pronti ad intraprendere iniziative eclatanti, presidiando le nostre abitazioni 24 ore al giorno".

Un passo indietro. 

Il 6 aprile scorso, nono anniversario del sisma, il Comune dell'Aquila, tramite e-mail, ha invitato i residenti a svuotare le abitazioni, tra il 16 e il 20 aprile, in orario mattutino, dalle 8:30 alle 12:30. "Caro sindaco - scrive Lauri - dimentica forse che la maggior parte di noi lavorare per portare a casa un tozzo di pane e, dunque, non può concederci soltanto 5 giorni di tempo per portare via i mobili" che, tra l'altro, debbono necessariamente "essere trasportati fuori dai balconi che sono sommersi di carcasse di piccioni". In effetti, gli appartamenti sono stati oggetto di ruberie, nel corso degli anni, e per questo l'amministrazione di centrodestra, appena insediata, ha sbarrato gli accessi con pannelli di legno. 

Lauri si domanda dove gli inquilini dovranno depositare i mobili, "chi pagherà il trasloco e il deposito?"; e soprattutto, "che fine faranno le 50 famiglie? Chi ci assicura che, una volta demolito l'immobile, i residenti avranno un'altra abitazione adatta, realizzata con le moderne norme antisismiche? Prima del sisma vivevamo in una casa in muratura, ed è questa la nostra aspettativfa: non vogliamo un Map o un alloggio del progetto Case".

Dunque, la diffida a procedere con l'abbattimento con la richiesta di un tavolo di confronto. 

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