Mercoledì, 04 Dicembre 2013 20:21

Un nuovo teatro auditorium nel parco urbano di Piazza D'Armi

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Nell'aula magna del conservatorio "A. Casella" dell'Aquila, è stato presentato il progetto preliminare del parco urbano di Piazza D'Armi. Presenti, assieme ai vertici dello studio vincitore del concorso internazionale di progettazione sull'area (Modo Studio di Roma), l'assessore comunale alla ricostruzione Pietro Di Stefano, l'assessora alla cultura Betty Leone e diversi rappresentanti delle istituzioni culturali del capoluogo, invitati dall'amministrazione a pronunciarsi soprattutto sul futuro utilizzo dell'teatro auditorium che sorgerà all'interno dell'area.

Il progetto. Proprio su quest'ultimo si è focalizzato gran parte dell'incontro: Giorgio Martocchia, "capogruppo" del progetto vincitore del concorso, ha presentato il progetto preliminare firmato Modo Studio. Nella zona sorgeranno un'area giochi per bambini, un'area sportiva – comprensiva di uno skate park finanziato da diversi gruppi ultras italiani, di un campo di rugby e della pista di atletica che tanto ha fatto discutere nei mesi scorsi – una piazza con parcheggi interrati, edifici adibiti a servizi, oltre alla chiesa, al piazzale del mercato cittadino e alla caserma della Guardia di Finanza, queste ultime strutture già funzionanti. Il fiore all'occhiello sarà il teatro auditorium, che sorgerà su più livelli, "per una minore occupazione di suolo", precisa Martocchia. Rispetto agli altri due spazi già realizzati in città (L'Aquila Temporary Hall e l'Auditorium del Parco) le dimensioni saranno notevolmente maggiori: 900 posti a sedere su una superficie totale di 2900 mq. Parliamo di un grande edificio cilindrico, che potrà fungere da teatro, concert hall e sala polifunzionale: "Abbiamo voluto dare un aspetto cilindrico all'edificio – sostiene il progettista – affinché possa essere visibile in modo simile da tutti i punti di vista, considerata anche la conformità della viabilità dell'area". Al primo piano sorgeranno la biglietteria, una sala conferenze, uffici e guardaroba; al secondo piano il cuore: il palco (di fronte la platea di 650 posti, 250 saranno quelli in galleria), avrà una profondità di 14 metri e una larghezza variabile di circa 12 metri; al terzo e ultimo piano saranno ospitati un ristorante caffetteria, servizi multimediali, una libreria e una grande terrazza all'aperto. Adiacente alla struttura un parcheggio interrato di circa 400 posti. Il teatro auditorium nascerà all'interno di quello che viene definito dall'amministrazione "parco urbano": un'area grande 66.500 mq, acquistata dal Comune dell'Aquila prima del terremoto.

parco urbanoTempi e finanziamenti. In apertura, Di Stefano ha tenuto a precisare che c'è già la copertura economica per opere infrastrutturali che, a quanto emerge dal progetto, sembrano piuttosto consistenti: "Abbiamo una disponibilità per 22 milioni di euro", assicura l'Assessore. 3 milioni di euro sono stati raccolti dal Governo Australiano e dalle associazioni degli Italiani in Australia; 4 milioni provengono dai fondi della cosiddetta "Legge Mancia" e 15 milioni derivano dal "Piano città" del Ministero delle Infrastrutture, che ha finanziato 28 progetti di riqualificazione urbana in tutto il Paese. Secondo il Ministero, il valore totale del progetto sull'area di Piazza D'Armi è di 37,5 milioni. Dal progetto preliminare presentato oggi, entro un paio di mesi si arriverà a quello definitivo, almeno secondo quanto affermato da Di Stefano. Poi, la gara. Nell'autunno 2014 l'inizio dei lavori, "che dovrebbero durare non meno di due anni", come evidenzia Martocchia.

Criticità. Una struttura così prestigiosa e complessa, così come l'area che la ospita, è sicuramente un plus per la comunità aquilana. Coniugare i tre elementi che danno l'anima a un luogo – estetica, funzionalità e gestione – è sicuramente una sfida che l'assessorato alla ricostruzione vuole affrontare. In questo senso, Di Stefano sta dimostrando un gran coraggio, soprattutto nel voler rompere uno spirito di conservazione implicito alla comunità aquilana, persino quando si parla di aree sottoutilizzate come è stata finora quella di Piazza D'Armi. Un grande problema, come hanno evidenziato alcuni operatori culturali, sarà quello della gestione: il teatro auditorium è un edificio dagli alti costi di gestione, che dovranno essere abbattuti utilizzando al massimo e costantemente gli spazi. Un'impresa tutt'altro che facile, considerando le dimensioni del luogo. Inoltre, ci sono già due auditorium - oltre al ridotto del teatro comunale e al teatro stesso, che sarà ripristinato entro un biennio - a servizio delle istituzioni teatrali e musicali cittadine (Teatro Stabile Abruzzese, L'Uovo, Barattelli e Società dei Concerti, solo per citarne alcune). Bisognerà prima superare i problemi legati agli attuali spazi esistenti – soprattutto quello progettato da Shigeru Ban, come evidenziammo già mesi fa – e prendere comunque atto che anche a L'Aquila, il numero di utenti appassionati di musica classica e teatro è direttamente proporzionale alla popolazione. Tuttavia, come ha evidenziato durante il dibattito Giorgio Iraggi del TSA, L'Aquila necessita di un luogo al coperto con una capacità superiore ai 200 posti. Ne necessita il TSA, che ha staccato solo qualche giorno fa per Aggiungi un posto a tavola centinaia di biglietti, come ne necessitano la miriade di piccole associazioni culturali, musicali e di promozione sociale, che vivono questo territorio in modo capillare e poco istituzionale. Per loro – alcune delle quali indirizzano la propria offerta culturale a un pubblico molto giovane – è difficile trovare un luogo idoneo all'organizzazione di eventi di medie-grandi dimensioni. Per fare un esempio, più volte è stato sottolineato quanto sia poco adeguato – dal punto di vista acustico – l'Auditorium del Parco per concerti che implichino percussioni e amplificazione del suono. Sono tutti elementi di cui proveranno a tenere in considerazione sia l'amministrazione che i progettisti, che hanno sottolineato quanto sia necessario incontrare i soggetti culturali della città in questa fase di passaggio dal progetto preliminare a quello definitivo, al fine di "dare fattibilità a un intervento davvero integrato". Un intervento improntato sull'offerta ai giovani darebbe un ulteriore elemento di visione a una città che, nonostante il sisma, ha mantenuto in qualche modo un humus universitario. Certo, all'incontro, erano presenti alcune delle istituzioni culturali della città, che per storia e inclinazione, si rivolgono solo in parte alla parte più giovane della comunità aquilana.

Ultima modifica il Venerdì, 06 Dicembre 2013 12:18

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