Lunedì, 07 Maggio 2018 12:54

Strade vietate ai motociclisti, Maria Fiamma: "Falso che chiusura sarà breve, Provincia proceda a riapertura"

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"La "strana" vicenda delle 25 strade provinciali chiuse alle due ruote giunge oggi ad una svolta importante: la determinazione (da noi tanto auspicata) di passare la gestione e la manutenzione all'Anas con buona pace di chi, dirigente alla viabilità in testa, ha preposto lo scarico delle responsabilità che il proprio ruolo gli riserva agli interessi dell'intera comunità".

A scriverlo, in una nota, è Massimiliano Mari Fiamma, presidente dell'associazione Motociclisti aquilani.

"Questo atto, tra l'altro" afferma Mari Fiamma "sancisce il riconoscimento dell'incapacità dello stesso settore a svolgere negli ultimi anni il solo compito a cui è deputato e pone un serissimo dilemma circa l'oportunità di mantenere Francesco Bonanni in quel ruolo nonostante l'evidente fallimento del suo operato. L'Anas ha però immediatamente confermato anche i nostri dubbi sulla rapidità dell'esecuzione dei lavori fissando per settembre prossimo l'apertura dei primi cantieri (non è dato sapere la data delle ultimazioni) che non interesseranno, come era logico prevedere, tutti i percorsi contemporaneamente".

"A questo punto" continua la nota "la chiusura delle strade non può più essere tollerata, dati i tempi ipotizzati, nemmeno in nome della ragione strumentale della sicurezza degli utenti mentre la scusa della interdizione per breve tempo si è rivelata per quello che è sempre stata: una bufala. La Provincia a questo punto deve procedere immediatamente alla riapertura sia per non compromettere ulteriormente la situazione già critica degli operatori commerciali delle aree interne sia per il rispetto della libertà di movimento che quel provvedimento ha ottusamente cancellato con la mera firma di un burocrate".

"Questo" conclude Maria Fiamma "è l'ultimo appello che il nostro motoclub lancia all'indirizzo del Presidente Angelo Caruso, destinatario di una petizione che, ad oggi, ha già superato le 3.500 firme, prima di passare alle vie di fatto con azioni legali e di protesta su tutto il territorio per ribadire il nostro diritto di utenti della strada dato che, tra l'altro, siamo i contribuenti più tassati d'Europa".

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