Giovedì, 28 Giugno 2018 00:47

Cantieri dell'Immaginario, le associazioni culturali: "Chi ha fatto il cartellone eventi?"

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La nuova edizione dei Cantieri dell'Immaginario, presentata ieri dall'assessore alla Cultura Sabrina Di Cosimo e dal neo direttore artistico Leonardo De Amicis, è già diventata un caso.

Le associazioni culturali - che ieri si sono riunite a Palazzo Fibbioni per partecipare all’incontro “Politiche Culturali del Comune dell'Aquila: stato dell'arte e sviluppo” organizzato da Coalizione sociale - contestano il metodo usato dalla giunta per selezionare gli enti a cui affidare l’allestimento e l’organizzazione degli spettacoli inseriti nel programma.

“Non è stato fatto un bando, al contrario degli altri anni” affermano “Non c’è stata trasparenza, non si capisce con quale criteri siano state chiamate le istituzioni che sono nel cartellone, che, dal canto loro, non esistendo atti amministrativi, non sanno nemmeno se e quando prenderanno i soldi. Noi stiamo ancora spettando quelli delle passate edizioni”.

A destare perplessità è anche il modo in cui è stato nominato il nuovo direttore artistico, Leonardo De Amicis, già scelto lo scorso inverno dall’amministrazione per guidare il comitato organizzatore della Perdonanza.

A quanto pare, della nomina di De Amicis si è saputo solo un mese fa, nella prima riunione operativa organizzata dall’amministrazione per programmar l’edizione di quest’anno.

Ma i Cantieri, secondo le associazioni, sono solo l'ultimo episodio in ordine di tempo.

Sono tanti i problemi e le criticità che gli operatori culturali mettono sul tavolo, a cominciare dalla mancanza di una visione generale, di una politica culturale. "Quelle su cui vorremmo richiamare maggiormente l'attenzione" spiega Carla Cimoroni, la consigliera comunale della Coalizione sociale "sono soprattutto la carenza di spazi e l'assegnazione dei contributi. Oltre a esserci pochi spazi adatti alle esigenze delle associazioni, manca completamente una cabina di regia nella gestione. Per chi propone la realizzazione di eventi, è difficile capire anche con chi interfacciarsi. Basti pensare che l'Auditorium del Parco è gestito dal Settore Patrimonio e il Palazzetto dei Nobili dalla Cultura mentre altri spazi ancora sono stati affidati a delle associazioni con tutt’altro tipo di procedure. Già mettere a sistema tutto questo sarebbe un passo avanti. L’altro tema che ci sta a cuore è quello dei contributi, sia quelli gestiti direttamente dal Comune, troppo esigui e erogati con troppo ritardo, che quelli del progetto Restart, provenienti dai famosi fondi del 4%. Nel 2020 questi soldi finiranno, c’è da chiedersi che succederà a partire dal 2021".

Ultima modifica il Giovedì, 28 Giugno 2018 08:55

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