"Venerdì scorso il Comune dell’Aquila, per la prima volta, ha adottato una delibera che mette nero su bianco il problema dei pagamenti di subappaltatori e fornitori nella filiera della ricostruzione. Si tratta di un atto molto importante, caldeggiato per anni da noi con il CFE ed il nostro Collegio Edili e Affini, nel quale viene affrontato il problema della liquidazione delle spettanze a quelle che, nel 90% dei casi, sono proprio le tipologie di imprese locali impegnate nella ricostruzione che invece di crescere hanno subito problematiche inattese e devastanti".
A scriverlo, in una nota, è il segretario generale di Apindustria L'Aquila Massimiliano Mria Fiamma.
"Tra concordati in continuità" si legge in una nota "fallimenti, mancati pagamenti e ritardi insostenibili il settore dell’edilizia piccola e media, delle forniture di materiali e macchine industriali ha infatti registrato perdite difficilmente sostenibili che, nel caso specifico dell’edilizia, hanno spesso causato l’irregolarità del Durc che, in un perverso circolo vizioso, viene invece richiesto per i pagamenti".
"Pur se non esaustivo di tutte le problematiche e ancora lontana dall’essere considerato la soluzione definitiva, il fatto che l’Ufficio Ricostruzione abbia varato un documento simile è per noi motivo di grossa soddisfazione, certi che ci sarà modo di affinare presto la procedura appena varata, e dimostra la veridicità sull’attenzione al problema che il sindaco Pierluigi Biondi ci aveva assicurato".
"Purtroppo non è stato introdotto il principio della prova del pagamento attraverso i bonifici, resta la prevista autocertificazione da noi spesso criticata, e manca del tutto la garanzia della liquidazione della filiera prima dell’ultimo Sal ma la fidejussione mantenuta 6 mesi oltre la scadenza finale e lo stesso testo della delibera sembra lasciare spazio proprio all’introduzione di questi correttivi".
"Non possiamo quindi che ribadire la nostra soddisfazione per il primo traguardo raggiunto assicurando che, da subito, lavoreremo alle eventuali modifiche o integrazioni che si renderanno necessarie per far sì che, finalmente, si giunga ad un sistema più equo e redistributivo delle risorse impegnate nella ricostruzione aquilana a quasi 10 anni dal sisma".