"Questa mattina, militari del nucleo polizia tributaria della Guardia di finanza si sono presentati nella Curia arcivescovile dell'Aquila per chiedere l'esibizione e la messa a disposizione di copia degli atti legati alla ricostruzione degli edifici appartenenti alla diocesi".
Ad annunciarlo, in una nota, è proprio la Curia che ha sottolineato come sia stata offerta la massima collaborazione degli uffici competenti. Poi, la precisazione: "da quanto si è appreso, l'indagine non riguarda la Curia diocesana".
Si tratta di una notizia destinata a far molto rumore. "Esprimo massima fiducia nell'operato degli organi inquirenti e rinnovo totale disponibilità nel fornire tutti gli elementi utili che saranno richiesti", ha sottolineato monsignor Giuseppe Petrocchi, da qualche mese arcivescovo metropolita della città.
I finanzieri del nucleo di polizia Tributaria si sono presentati nella sede della Curia arcivescovile di prima mattina, nei minuti in cui i poliziotti della squadra Mobile visitavano gli uffici della direzione regionale del ministero dei Beni culturali. "Si precisa che questa Direzione Regionale - leggiamo da una nota diffusa dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici d'Abruzzo - ha inteso mantenere il necessario riserbo sulle verifiche in atto, come consuetudine di questo ufficio che, conservando presso la propria sede gli archivi della struttura dell’ex Vice Commissario per i Beni Culturali, da più di un anno mette a disposizione la documentazione per le necessarie verifiche delle autorità a cui garantisce la massima collaborazione".
In effetti, a quanto si apprende, gli inquirenti - coordinati da un pool di magistrati con a capo il procuratore della Repubblica Cardella - hanno acquisito dei documenti utili a chiarire alcuni aspetti emersi da un nuovo filone d'inchiesta sulla ricostruzione avviato dalla Procura della Repubblica. Per lo più procure notarili, con appalti e affidamenti - a tecnici e imprenditori - di lavori milionari. Una vicenda che avrà sicuramente dei risvolti nei prossimi giorni. Ad oggi, davvero difficili da prevedere.