Martedì, 28 Agosto 2018 01:30

Gioco d'azzardo e disoccupazione: L'Aquila tra le province più 'disperate'

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La provincia dell’Aquila è fra le più problematiche d’Italia nel rapporto fra disoccupazione e spesa pro-capite in gioco d’azzardo.

A certificarlo è una nuova infografica elaborata dal Sole 24 Ore sulla base di alcuni dati forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dall’Istat.

La mappa riporta vari colori. L'arancione indica le province con il tasso più alto di disoccupazione e, contemporaneamente, con il numero più alto di “raccolte”, dove per raccolta si intende tutti i soldi che nel 2017 sono stati puntati in tutte le tipologie di gioco, dalle macchinette al superenalotto.

Come si vede, la provincia dell’Aquila – con un tasso di disoccupazione al 12,32% e una raccolta pro-capite tra i disoccupati di 721 euro, laddove la media nazionale è dell'11,21 % per la disoccupazione edi 614 euro per la raccolta pro-capiteè una delle peggiori d’Italia, insieme a Napoli, Caserta, Salerno, Frosinone e Pescara.

Un altro triste primato, dopo il primo posto nella classifica che misura il numero di slot machine in rapporto alla popolazione e il decimo in quella che tiene conto della spesa pro-capite per gratta e vinci, lotterie e giochi online

Tra le province arancioni, Pescara detiene il record negativo a livello nazionale per spesa pro-capite – ben 749 euro – a  fronte di un tasso di disoccupazione leggermente più basso di quello dell’Aquila, 12,27%. Male anche Chieti, che ha una raccolta pro-capite di 642 euro e un tasso di disoccupazione dell’11,98%. A spezzare questo arancione uniforme è la provincia di Teramo, una di quelle colorate in rosa.

“Le province colorate in rosa” avverte l’infografica “sono quelle nelle quali la raccolta rimane superiore alla media, ma la disoccupazione è più bassa”.

Teramo ha una raccolta di 829 euro ma un tasso di disoccupazione più basso di quello delle altre tre province abruzzesi: 10,23%.

Quelli colorati in azzurro, invece, sono i territori nei quali le puntate pro capite sono inferiori alla media. I più chiari sono quelli con una disoccupazione superiore alla media, i più scuri quelli nei quali il tasso di senza lavoro è più basso di quello nazionale.

La cartina del Sole 24 Ore dice in sostanza che in Italia c’è un esercito di disoccupati che vede nel gioco d’azzardo un modo (illusorio) per sbarcare il lunario in condizioni di assenza di lavoro e di reddito.

Ultima modifica il Venerdì, 31 Agosto 2018 15:08

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