Martedì, 02 Ottobre 2018 12:49

Ricostruzione, lettera aperta dei lavoratori degli Uffici speciali: "Si proroghino subito i contratti"

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Una lettera aperta, per chiede al titolare dell'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila e, da maggio, ad interim dell'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere, Raniero Fabrizi, "un riscontro certo e in tempi immediati sulla proroga del personale a tempo determinato degli Uffici".

A diffonderla le Rsu Cgil di Usra e Usrc, che spiegano come nella riunione di martedì 11 settembre 2018, tenutasi nella sede dell’Usrc a Fossa alla presenza del coordinatore della Struttura Tecnica di Missione e dei rappresentati della Funzione pubblica regionali, provinciali e delle RSU della CGIL, sia stato chiarito che "i termini di proroga sono già previsti dalla Legge 172 del 4 dicembre 2017, dove viene esplicitato che 'il termine di cui all'articolo 67-ter, comma 3, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, relativo alla dotazione di risorse umane a tempo determinato, nel limite massimo di 25 unità, assegnata a ciascuno degli Uffici speciali per la ricostruzione di cui al medesimo articolo 67-ter, comma 2, è prorogato fino al 31 dicembre 2020'"; non solo, nella legge viene aggiunge che 'agli oneri derivanti dall'applicazione delle disposizioni di cui ai commi 35 e 36, quantificati nel limite di spesa di euro 2.320.000, comprensivo del trattamento economico previsto per i titolari degli Uffici speciali ai sensi dell'articolo 67-ter, comma 3, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, per ciascuno degli anni 2019 e 2020, si provvede mediante l'utilizzo delle somme stanziate dalla tabella E della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante il rifinanziamento dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 7-bis del decreto-legge 26 aprile 2013, n 43, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013,n.71, nell'ambito della quota destinata dal CIPE al finanziamento di servizi di natura tecnica e assistenza qualificata ai sensi del comma 437 dell'articolo 1 della citata legge 23 dicembre 2014, n. 190'". 

Nell’incontro del Tavolo regionale di venerdì 21 settembre 2018, alla presenza del Presidente vicario della Giunta Regionale Giovanni Lolli, dei deputati parlamentari Stefania Pezzopane e Luigi D’Eramo, del Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, del Coordinatore dei sindaci del Cratere Francesco Di Paolo, delle sigle sindacali e dell’A.N.C.E., è stata posta con forza la questione dei lavoratori e delle lavoratrici legati alla ricostruzione; tant’è che in quella sede, a conclusione dell’incontro, lo stesso titolare Raniero Fabrizi è stato esortato ed invitato a provvedere il prima possibile alla proroga dei contratti, ai sensi del quadro normativo vigente; "idem nel Tavolo di Coordinamento dei Comuni del Cratere riunitosi giovedì 27 settembre 2018", chiariscono le Rsu. Che ricordano come "negli anni passati, con le medesime modalità, si sia provveduto a prorogare sia i contratti del personale degli Uffici Speciali che quelli dei Titolari degli uffici stessi nonostante le CIPE stanziassero le risorse solo per un anno ed il problema della cassa e non quello della competenza è stato affrontato al momento dagli Enti e dalle strutture volta per volta".

I lavoratori hanno tenuto a ribadire, inoltre, che "la proroga rappresenta solo l’inizio di un percorso che ai sensi del Decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 art. 20 (Legge Madia) e delle norme che si stanno predisponendo, riguardante la ricostruzione del sisma 2009 e di tutto il personale impiegato nella ricostruzione, dovrebbero risolvere definitivamente le innumerevoli problematiche del personale interessato alla ricostruzione".

Come RSU CGIL degli Uffici Speciali per la Ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del Cratere "siamo d’accordo e condividiamo le posizioni di coloro che da diversi mesi manifestano la necessità di rimettere al centro il Sisma 2009, perché il rischio è quello di non assicurare la continuità del processo di ricostruzione dei nostri territori se non vengono garantiti i diritti di coloro che legittimamente devono essere riconosciuti come lavoratori e lavoratrici impegnati in tali processi".

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