A sorpresa, il Governo ha nominato Raniero Fabrizi - fino ad oggi, titolare ad interim all'Usrc e titolare dell'Usra fino a scadenza di mandato, il 31 dicembre prossimo - a capo della Struttura tecnica di missione: prenderà il posto di Giampiero Marchesi, giunto a fine mandato, e che resterà comunque al lavoro in seno all'organismo di raccordo tra l'esecutivo e gli uffici territoriali, le cui attività sono state prorogate al 30 giugno 2019.
A rendere nota la notizia è stato il sottosegretario abruzzese del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca, delegato per la ricostruzione dei beni culturali del cratere. "Al di là delle sterili polemiche e strumentalizzazioni fatte dagli esponenti del Pd abruzzese che, come ricordiamo tutti, sono i responsabili dello stato disastroso e delle carenze in cui versano le strutture e gli uffici che si occupano della ricostruzione - l'affondo di Vacca - l’importante notizia di oggi si inserisce nell’impegno costante e concreto che il Governo dimostra nel portare avanti le azioni volte a risolvere i problemi ereditati sulla ricostruzione. In legge di bilancio, inoltre, ci saranno anche le risposte ad altre problematiche, quali, per esempio, quelle legate alle restituzione delle tasse, ennesimo disatro creato e mai risolto dai governi precedenti”.
Sta di fatto che, da stamane, l'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere non ha più il titolare; non c'è più chi ha potere di firma sui provvedimenti relativi al trasferimento della cassa ai Comuni del cratere e, dunque, gli enti non potranno liquidare alle imprese e ai liberi professionisti gli stati d'avanzamento lavori e le parcelle maturate. Non potranno essere impegnati, altresì, i fondi per le pratiche approvate dagli Utr - lasciati in una sorta di limbo, tra l'altro - e i sindaci non potranno dare il via libera ai provvedimenti per l'avvio di nuovi cantieri.
Si avrà un blocco della ricostruzione, in sostanza.
Vacca ha assicurato che, nei prossimi giorni, d'intesa con Raniero Fabrizi, il Governo procederà alla nomina dei titolari degli uffici; tuttavia, i tempi non saranno così brevi, purtroppo: infatti, vanno riunite le Commissioni che dovranno procedere alla selezione tra i profili che si sono candidati rispondendo all'avviso pubblicato dalla Presidenza del Consiglio il 25 maggio scorso. Dunque, le nomine dovranno essere ratificate, bollinate dalla Corte dei Conti e soltanto poi si arriverà alla sottoscrizione dei contratti.
Con una incognita, a questo punto: quando Fabrizi prenderà servizio a Roma, presso la Struttura tecnica di missione? Lascerà vacante anche il posto all'Usra? Ne sapremo di più nelle prossime ore. Si attende a giorni, tra l'altro, anche la nomina del sottosegretario con delega al cratere: la scelta dovrebbe cadere su Vito Crimi del Movimento 5 Stelle.
Intanto, come avevamo anticipato più di tre mesi fa [qui], si fanno insistenti le voci di un 'accordo politico' per la scelta dei futuri titolari degli uffici speciali: all'Usra potrebbe andare Salvo Provenzano, che godrebbe del favore del sindaco Pierluigi Biondi. Provenzano, 41 anni, già responsabile dell’area tecnica dell’Usra, dall’aprile 2017 è in forza alla Struttura tecnica di missione; figura d’indiscusso profilo tecnico, sarebbe fortemente ‘sponsorizzato’ da Daniele Placidi, già responsabile dell’area comunicazione, programmazione e monitoraggio dell’ufficio speciale, distaccato al gabinetto del sindaco dell’Aquila di cui è uomo di assoluta fiducia. Tra l’altro, Placidi è molto amico del consigliere regionale dem Pierpaolo Pietrucci e, in effetti, col nome di Provenzano non verrebbe scontentato nessuno, considerato il profilo professionale e l’esperienza maturata in questi anni dall’ingegnere ed i ‘buoni rapporti’ intessuti col centrosinistra cittadino. Così, si troverebbe la ‘quadra’ anche per l’ufficio speciale per la ricostruzione del cratere, con i rumors che vorrebbero a Fossa l’attuale direttore generale di Regione Abruzzo, Vincenzo Rivera, che gode del sostegno incondizionato dell'ex presidente della Giunta regionale, il senatore Luciano D’Alfonso, e del vicario Giovanni Lolli.
De Matteis (Fratelli d'Italia): "Il governo passi dalle parole ai fatti"
"Siamo stanchi di assistere alla pantomima che si sta trascinando oramai da settimane. Mi riferisco alla questione della governance della ricostruzione per la città dell'Aquila e per il cratere. Il giorno 31 ottobre si è raggiunto il punto di non ritorno. Dopo ripetute sollecitazioni, infatti, abbiamo ricevuto notizia della nomina di Raniero Fabrizi a capo della Struttura tecnica di missione. Una nomina che non può piacere all'amministrazione comunale e alla città, visti i risultati prodotti dallo stesso Fabrizi nel precedente ruolo ricoperto, e che inquieta notevolmente in riferimento ai prossimi obiettivi da perseguire".
Così, in una nota, il capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d'Italia, Giorgio De Matteis.
"A tutto questo si aggiungano le mancate designazioni dei titolari dell'Usra e dell'Usrc, nonché del sottosegretario delegato alla Ricostruzione, con il compito di fare da raccordo tra il Governo, la città dell'Aquila e il cratere".
"La sensazione è che questo Governo, al di là di qualche esternazione da parte del sottosegretario di turno, non abbia piena contezza dell'entità del problema e di ciò che comporti -prosegue De Matteis- E se qualcuno pensa che si tratti di una strumentalizzazione politica, sbaglia di grosso. Il bene della città per noi, infatti, da anni, viene prima di ogni appartenenza politica".
"Sarebbe opportuno che, oltre a qualche passeggiata da parte di esponenti del Governo, si passi a fatti concreti e si assumano rapide decisioni. La pazienza ha ormai superato il limite".
"Sappiano, questi signori -conlude De Matteis- che quanto accaduto negli ultimi dieci anni ha forgiato la capacità, da parte del capoluogo d'Abruzzo, a intraprendere anche decisioni dure e difficili nei confronti del Governo".