Sabato, 12 Gennaio 2019 17:12

Terremoto, udienza su richiesta provvisionali a famiglie vittime

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"L'anno in cui ricorre il decimo anniversario del terremoto dell'Aquila si apre con una nuova udienza, che si terrà il 14 gennaio, sulle cause che la Presidenza del Consiglio ha intentato contro le famiglie delle vittime. Addirittura l'avvocatura dello Stato, che rappresenta la Presidenza del Consiglio, ha chiesto la provvisoria esecuzione per somme da noi familiari contestate in toto. Tutto questo è segno dell'accanimento con cui lo Stato persegue questo giudizio e le famiglie delle vittime del sisma del 2009".

Così l'avvocato Maria Grazia Piccinini, mamma di Ilaria Rambaldi, una delle 309 vittime del terremoto dell'Aquila e presidente della Onlus che porta il nome della figlia.

"Con a capo Matteo Renzi - ricorda l'avvocato lancianese - la Presidenza del Consiglio ha chiesto la restituzione della provvisionale riconosciuta  in seguito al processo alla commissione Grandi Rischi che, in via definitiva, ha visto la condanna a due anni dell'ex vicecapo della Protezione civile Bernando De Bernardinis per omicidio colposo e lesioni".

In sostanza lo Stato, a valle della sentenza di primo grado in cui erano stati condannati i 7 componenti della commissione, aveva elargito delle provvisionali ai familiari delle vittime; a seguito dell'assoluzione, in appello, di 6 dei 7 esperti, con contemporanea estromissione dal processo di numerose parti civilli costituite, lo Stato, con atto di citazione, ha chiesto indietro i soldi. Fatti analoghi sono accaduti ai familiari delle vittime della Casa dello Studente. 

"Ai tempi del Pd, in sede di question time, l'onorevole Anna Finocchiaro aveva assicurato che l'esecutivo era intenzionato a trovare una soluzione. Cambiato il Governo, dimenticato tutto" le parole di Piccinini che, per questo, nel giugno 2018, ha inviato una pec al presidente del Consiglio, Giiuseppe Conte, nella quale lo informava dell'esistenza di queste cause chiedendo un incontro per cercare di sistemare la vicenda"; d'altra parte, "sin dal primo momento, il premier, nelle sue varie e innumerevoli apparizioni, ha dichiarato di essere 'l'avvocato degli italiani' e di voler incontrare le persone che glielo chiedono. Tuttavia, non ho mai avuto risposta".

La pec è stata spedita anche al senatore dei Cinque Stelle Primo Di Nicola, "e neppure da lui ho saputo nulla. Inoltre, dal 13 ottobre 2009 langue, chissà dove, una mozione votata all'unanimità dalle forze politiche in Parlamento che affermava la volontà del Governo di riconoscere lo status di vittime del lavoro ai morti del terremoto del 6 aprile. Nonostante abbia fatto tanto per fare in modo che si desse seguito a tale disposizione, è stato sempre ribattuto che mancavano i fondi, anche quando i fondi c'erano, erano stati indicati ed identificati. Nessuno si è mai interessato veramente a questa drammatica vicenda, senza prenderci in giro, senza burlarsi di noi e della nostra tragedia".

Le case – aggiunge Piccinini - sono state ricostruite o sono in via di rifacimento, le cose sono state risarcite; invece le vite no, in nessun modo. Anzi. "Per noi, in dieci anni i fondi non ci sono stati mai. Ci hanno palleggiato da destra a sinistra, per poi palleggiarci anche al centro e poi daccapo. E come se questo turbillon non bastasse, siamo costretti ancora a difenderci nelle aule di tribunale nella indifferenza generale dei politici. Nessuno che si interessi di noi. Non abbiamo avuto nulla, se non guai giudiziari e la Presidenza del Consiglio che ci ha scagliato contro l'avvocatura dello Stato. Ho sentito, in questi giorni, che forse c'è una sensibilità diversa verso le grandi tragedie che hanno colpito l'Abruzzo, e che ci sono fondi già resi disponibili. Vorrei augurarmi che non si vorranno fare categorie tra sciagure di serie A e di serie B. Lo troverei disgustoso, ingiusto e offensivo. Le lacrime infatti hanno lo stesso colore e la stessa amarezza per tutti".

Ad assumere l'impegno di attivarsi immediatamente per risolvere la vicenda è il vice premier Luigi Di Maio. "Ringrazio Di Maio per l'impegno preso con gli abruzzesi di attivarsi personalmente affinché sia bloccata la pretesa di immediata esecuzione della richiesta di restituzione o, in ogni caso, sia trovata una soluzione alternativa. Chiedere indietro i risarcimenti ai parenti delle vittime è inaccettabile", ha sottolineato la candidata presidente del M5S Sara Marcozzi. "Lo Stato torna a fare lo Stato e difenderà i familiari delle vittime dei terremotati di L'Aquila dalle assurde richieste di restituzione per le somme provvisoriamente concesse come risarcimento dopo la condanna in primo grado della Commissione Grandi rischi, poi sfociata in un'assoluzione. Quanto affermato da Luigi Di Maio sulla questione ci rincuora e ci conferma che finalmente abbiamo un Governo che tutela i cittadini e non mette la testa sotto la sabbia". 

Grandi rischi, Biondi: "Provvisionali, Stato Italiano sia equo con parenti vittime sisma"

"Lo Stato Italiano sia giusto ed equo nei confronti dei parenti delle vittime del sisma 2009 e non si accanisca verso chi ha patito, e soffre quotidianamente, i postumi di una tragedia nazionale".

L'appello è del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, in vista dell'udienza dinanzi al tribunale del capoluogo in cui verrà discussa la causa, promossa nella passata legislatura, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei confronti dei parenti delle vittime del terremoto di dieci anni fa con cui viene richiesta la restituzione delle somme provvisionali concesse a titolo di risarcimento in riferimento al processo alla Commissione Grandi rischi.

"È doloroso dover parlare di soldi quando sappiamo tutti che non c'è somma che possa restituire ai propri cari l'affetto e il calore di chi ha perduto la vita sotto le macerie del terremoto - dichiara il primo cittadino - Solleciterò il Governo affinché venga individuato un percorso che, nella legalità e rispetto delle norme, possa porre fine ad una situazione che ha assunto toni grotteschi e paradossali".

Ultima modifica il Domenica, 13 Gennaio 2019 11:02

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