Sabato, 12 Gennaio 2019 19:58

Sanità, la denuncia della Cgil: "La Asl L'Aquila non ha i soldi per pagare straordinari e indennità accessorie"

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“Ci risulta che con disposizione del direttore generale della Asl anche per l’annualità 2018 la Dirigenza Medica e Veterinaria non si vedrà corrisposto quanto dovuto a titolo di straordinario e indennità accessorie legate alle condizioni di lavoro, e questo a causa dell’incapienza del fondo per il trattamento accessorio”.

A denunciarlo, in una nota, è la segreteria provinciale della Cgil L’Aquila - Francesco Marrelli, Anthony Pasqualone, Angela Ciccone – e Annarita Gabriele della Fp-Cgil Medici.

“La Fp Cgil della provincia dell’Aquila torna a denunciare l’accaduto, nonostante il lavoro svolto all’interno della Asl al fine di garantire i servizi essenziali ai cittadini attraverso la copertura di guardie attive e in reperibilità. Siamo dunque di nuovo alla beffa, più lavoro che si traduce inesorabilmente in meno salario, a dimostrazione della carenza di personale all’interno della Asl, con conseguenti carichi di lavoro sempre maggiori e turni di guardia attiva coperti con prestazioni di lavoro straordinario e reperibilità. Tale condizione, generata da una incapienza del fondo, trova la motivazione anche nell’esiguità delle risorse umane a disposizione, che come ovvio determina a sua volta la consistenza complessiva del fondo stesso”.

“Nella Asl è ormai prassi consolidata il ricorso continuo a prestazioni di lavoro straordinario all’interno della programmazione dell’attività ordinaria, al fine di coprire le carenze di personale, con conseguenti turni di lavoro massacranti. In più, sempre nei confronti del personale che afferisce alla Dirigenza Medica e Veterinaria, che non vede corrisposto il giusto compenso per il lavoro straordinario, viene negata la possibilità di recupero delle ore lavorate. Infatti la Asl a fine anno azzera ogni credito orario in dispregio delle norme e dell’attività svolta dalle lavoratrici e dai lavoratori. E ciò violando continuamente le norme sui riposi obbligatori per i lavoratori, che operano in condizioni che mettono a rischio la propria salute garantendo comunque un servizio essenziale alla collettività. Quindi la Asl in primis dovrebbe garantire la salute dei propri dipendenti se vuole garantire la salute all’intera collettività”.

“La Fp Cgil infine, in assenza di azioni concrete volte alla risoluzione delle enormi problematiche ancora aperte, comunica sin da ora che attiverà ogni forma di protesta ed ogni iniziativa di lotta a difesa del diritto al lavoro e alla giusta retribuzione del personale”.

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