Mercoledì, 16 Gennaio 2019 17:19

Campionati Universitari, Bizzarri: "Evento a rischio, Regione e Università non hanno mantenuto gli impegni". Pietrucci: "Incapacità degli amministratori comunali"

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"La Regione e l'Università dell'Aquila non hanno mantenuto fede alle promesse fatte e oggi i Campionati nazionali universitari dell’Aquila sono a rischio. Siamo in grosse difficoltà".

A lanciare l'allarme è il presidente del Cus (Centro universitario sportivo) del capoluogo abruzzese, Francesco Bizzarri, responsabile dell’organizzazione della rassegna sportiva nazionale in programma dal 18 al 26 maggio 2019.

Nel Bilancio approvato in extremis il 31 dicembre scorso, infatti, "non compare la voce relativa ai Campionati", nonostante l'impegno preso con i vertici nazionali del Centro universitario sportivo italiano (Cusi) e con lo stesso Bizzarri, che si dice "perplesso", perché "in questo caso la grande manifestazione sarà a rischio". Finora solo il Comune dell’Aquila "ha fatto fino in fondo la sua parte".

"Avevamo scritto a Luciano D'Alfonso, allora governatore della Regione Abruzzo, poi, quando ha dato le sue dimissioni per andare a fare il senatore a Roma, abbiamo scritto al presidente vicario, Giovanni Lolli, ma ad oggi non abbiamo ricevuto riposta", spiega ancora il presidente del Cus.

Bizzarri, che al momento si trova ai Campionati invernali nel comprensorio sciistico del Civetta, in provincia di Belluno, spiega ancora di aver avuto soltanto degli accordi verbali con il consigliere regionale aquilano Pierpaolo Pietrucci, molto disponibile ma definito "delegato senza potafoglio". "Non posso aspettare che si insedi la nuova Giunta, non possiamo permetterci di aspettare marzo, perché nell'eventualità di un passo indietro del capoluogo, dobbiamo dare modo a un altro Cus di potersi organizzare", sottolinea il presidente del Cus.

La notizia del possibile ritiro della candidatura dell'Aquila come sede per i Campionati universitari, arriva a 27 giorni dalle prossime elezioni regionali, in programma il 10 febbraio. Bizzarri, rivolgendosi a tutti i candidati, afferma: "Volendo fare una battuta potrei dire che metto a disposizione i voti del Cus, che registra oltre mille ingressi quotidiani. Tra l'altro trovo assurdo che Enzo Imbastaro, presidente del Coni regionale abbia presentato la propria candidatura, non mi interessa con quale partito, ma è una questione di etica, si sarebbe dovuto dimettere".

Bizzarri difende invece l'operato del Comune dell'Aquila, "l'unico ente -sottolinea il presidente del Cus- a mantenere la parola data. La scorsa settimana -prosegue Bizzarri- con un grosso sforzo dell'assessore allo Sport Alessandro Piccinini e di tutto il suo staff, che ringrazio, il Comune ci ha messo a disposizione 50 mila euro, più tutto il necessario, come per esempio panchine, tribune, palchi e tutte le strutture comunali, raggiungendo in questo modo la cifra promessa di 100 mila euro", conclude Bizzarri, che auspica "una risoluzione in brevissimo tempo".

L'ufficialità dell'assegnazione della sede al capoluogo di regione è arrivata la scorso 20 luglio. In competizione, oltre all'Aquila, c'erano altre due città, Bari e Cagliari: quest'ultima è stata in ballo fino alla fine mentre la prima ha rinunciato con una delibera di Senato academico in segno di solidarietà. La scelta dell'Aquila assume infatti particolare valenza perchè coincide con il decennale del terremoto del 6 aprile 2009.

A novembre i dirigenti del Cusi nazionale, che ha affidato al Cus dell'Aquila l'organizzazione dell'evento, hanno effettuato i sopralluoghi negli impianti sportivi aquilani, dando un parere positivo sulle strutture e contestualmente il via libera ufficiale all’organizzazione dell'evento sportivo.

Sulla questione è intervenuto anche il portavoce del circolo comunale di Fratelli d'Italia, Michele Malafoglia. "L'Aquila -ha dichiarato- non può perdere un'occasione unica di rilancio e promozione del territorio come i Campionati nazionali universitari. La Regione e l'Università mantengano gli impegni presi".

"La denuncia del presidente del Cus L'Aquila, Francesco Bizzarri, non può cadere nel vuoto ed è urgente un intervento per superare le difficoltà che si stanno riscontrando nell'organizzazione della grande manifestazione sportiva che richiamerà in città migliaia di persone tra atleti, tecnici e accompagnatori. – spiega Malafoglia – Sarebbe un delitto lasciarsi sfuggire questa grande opportunità, prontamente colta dall'amministrazione comunale e dall'assessore allo sport Piccinini che forniranno un contributo, economico e logistico, per lo svolgimento degli appuntamenti in programma. È arrivato il momento che anche gli altri facciano la loro parte".

La replica di Pietrucci: "Evento a rischio per incapacità degli amministratori comunali"

"In campagna elettorale non può essere consentita ogni tipo di bassezza di scorrettezza specialmente da chi, come il presidente del Cus, fino a pochi giorni fa si lamentava dell'inerzia e dell'indolenza dei rappresentanti comunali, che ora di colpo loda".

In una nota, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci commenta la notizia secondo cui mancherebbero le risorse finanziarie della Regione e dell'Università per l'organizzazione nel capoluogo abruzzese dei campionati nazionali universitari.

Per Pietrucci "fa specie vedere strumentalizzata una vicenda che aveva visto nei mesi scorsi un'ampia condivisione di intenti, un risultato che fa onore alla città dell'Aquila. Tuttavia esistono regole e procedure da seguire, esiste la capacità amministrativa. Se questa non c'è dare la colpa agli altri per lucrare consenso è oltre che scorretto, inutile: dove per utilità intendo quella per L'Aquila e gli aquilani". Pietrucci spiega che "i fatti, non la propaganda, parlano di una realtà opposta: nessuno ha per tempo richiesto tramite il necessario atto amministrativo (una richiesta formale) le necessarie risorse ripartite tra enti per l'organizzazione dei Campionati nazionali universitari all'ente regionale. È mancata dal Comune persino una semplice lettera, è mancata la presenza istituzionale alle riunioni (ne ricorderà certamente il presidente Bizzarri una fondamentale con il presidente nazionale del Credito sportivo Andrea Abodi a cui si presentò solo un funzionario, il geometra Tarquini, e per giunta perché sollecitato da me), quel Comune che spende fior di quattrini del Cipe per tanti eventi anche meno importanti non è stato in grado di fare un business plan e una ripartizione per un evento così centrale per la nostra città. Non c'è un cronoprogramma: sulla base di quali esigenze numeriche la Regione avrebbe dovuto erogare fondi? La Regione Abruzzo è forse un bancomat? Oggi si apprende di questi 50mila euro, una cifra che salta fuori dal nulla, visto che non esistono atti di programmazione. Non sappiamo nulla nemmeno della riprogrammazione dei fondi della legge 41, persi in chissà quale rivolo o divorati da quale appetito elettorale: tutto in segretezza".

"Nell'amministrazione pubblica non bastano le chiacchiere, occorre la correttezza delle procedure. È il Comune che mette a rischio per grave incapacità una manifestazione per cui mi sono speso, ottenendo le risorse e l'appoggio della Regione Abruzzo condizionati alla richiesta da parte del Cus e del Comune. Non voglio lasciarmi trascinare in una polemica del tutto sterile, ma credo sia opportuno e necessario ristabilire la verità, e la distribuzione delle responsabilità. Per il resto, sono ovviamente al lavoro per verificare se alle inadempienze dell'amministrazione comunale si possa rimediare. A me interessa, come sempre, solo il risultato, per la comunità, la città, il territorio, ma qualcuno -conclude Pietrucci- si svegli e dica di cosa ha bisogno. Soltanto allora si potranno verificare le condizioni finanziarie per sostenere questo evento".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 16 Gennaio 2019 21:48

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