Mercoledì, 23 Gennaio 2019 16:57

Asl: il call center Cup torna in edificio in muratura dopo dieci anni in un container

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“Finalmente a quasi 10 anni dal sisma i lavoratori del call center del Centro unico prenotazioni della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila tornano in una sede in muratura, dopo troppo tempo passato in una struttura provvisoria”.

Lo annunciano con soddisfazione il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti e Teresa Circi della Uil Trasporti.

“Proprio in queste ore, infatti, si sta concludendo il trasferimento delle postazioni dei dipendenti del call center all’interno dell’edificio L3 dell’ospedale San Salvatore che ospita anche il centro vaccinazioni – aggiungono - Finalmente i dipendenti del call center, molto qualificati professionalmente, riavranno la propria dignità di lavoratori, dopo anni passati ad operare all’interno di una struttura provvisoria con temperature gelide in inverno e torride in estate”.

“Un bel risultato del quale non possiamo che essere felici – concludono - Vogliamo, per questo, ringraziare chi ha lavorato a questo obiettivo e soprattutto il manager della Asl Rinaldo Tordera che si è speso in prima persona affinché questi lavoratori potessero finalmente avere una sede dignitosa”.

Il sindacato, inoltre, è intervenuto anche in merito alla vicenda riguardante la sede provvisorie della residenza protetta la Crisalide, che, sottolinea la Uil, "deve essere collocata ad Avezzano o in zone limitrofe”.

Il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti ha quindi rivolto un appello al sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis, “affinché si tutelino le esigenze dei pazienti che si trovano a svolgere un delicato percorso di riabilitazione, dei familiari che quotidianamente gli sono vicini e dei lavoratori della cooperativa che operano all'interno della struttura”.

La residenza La Crisalide si trova infatti all’interno dell'edificio che ospita il Centro di salute mentale e il centro diurno L’Arcobaleno che è oggi e sarà nei prossimi mesi oggetto di lavori di ristrutturazione, dopo i sopralluoghi dei carabinieri dei Nas che hanno riscontrato carenze strutturali e igienico-sanitarie.

A tal proposito nei giorni scorsi Ginnetti ha inviato una lettera al primo cittadino di Avezzano chiedendo una ricollocazione quanto più possibile vicina all'attuale sede della residenza protetta. “Sappiamo che per il Csm e per il centro diurno sono state trovate delle nuove sedi sul territorio di Avezzano – aggiunge Ginnetti – Mantenere la struttura in una zona limitrofa è importante anche per i familiari che possono così essere vicini ai loro cari senza dover affrontare spostamenti di sorta e per i lavoratori della cooperativa che operano da anni all’interno della struttura”.

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