Scaduti i termini del ricorso in Cassazione: assoluzione definitiva, dunque, per l'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso nell'ambito del procetto Grandi Rischi bis.
Bertolaso, ex commissario per l'emergenza terremoto, era accusato di omicidio colposo plurimo e lesioni: stando all'accusa, sarebbe stato responsabile delle false rassicurazioni sul rischio sismico che la commissione Grandi Rischi avrebbe fornito agli aquilani al termine della riunione che si tenne all'Aquila il 31 marzo del 2009, a cinque giorni dal terremoto e in pieno sciame sismico.
Nel filone principale, è stato condannato in via definitiva a due anni di reclusione il solo Bernardo De Bernardinis, l'allora vice capo della Protezione civile, dopo che in primo grado il Tribunale dell'Aquila aveva inflitto ai sette componenti, tutti esperti di livello internazionale, sei anni di reclusione poi cancellati in appello, con assoluzione confermata in Cassazione.
Il processo d'appello del filone bis si era arrivati non per il ricorso della Procura della Repubblica, che non aveva agito perché il reato era prescritto, bensì per l'appello delle parti civili, rappresentate dai familiari di alcune vittime, che tuttavia hanno lasciato scadere i termini per portare Bertolaso innanzi alla Corte di Cassazione.
A motivare il mancato ricorso, ai microfoni del Tgr, è stato Vincenzo Vittorini, che nel sisma di 10 anni fa ha perso la moglie e la figlia: "Purtoppo in questa vicenda, come in tante altre in Italia, è intervenuta la prescrizione, ragion per cui già quando abbiamo fatto ricorso in appello non è stato fatto dalla Procura generale; dunque, i giudici della Corte di Appello hanno riconfermato la sentenza, per me scandalosa, di primo grado e quindi ci fermiamo, perché contro questo abominio, che è la prescrizione, attualmente non possiamo fare niente". Il medico chirurgo aquilano, però, annuncia che sarà a Roma con il Comitato nazionale di vittime "Noi non dimentichiamo" per l'apertura dell'anno giudiziario a chiedere una nuova legislazione sulla prescrizione.