Martedì, 23 Aprile 2019 02:21

Lavoro, Abruzzo maglia nera in Italia per calo occupazione femminile

di 

In Abruzzo la percentuale di occupati nel 2018 è stata del 62,2%, un decimo di punto sotto la media italiana (62,3%) ma a ben 10 punti di distanza dalla media Ue del 72,3%.

E' uno dei dati contenuti nel Report Occupazione 2020 redatto da Open Polis, in collaborazione con l'Agi, elaborando i dati Istat.

Alla vigilia delle elezioni europee, l'associazione che da anni si occupa di open government, data journalism e monitoraggio civico della politica, ha voluto dedicare un focus su Europa 2020, la strategia adottata nel 2010 dalla Commissione europea per stabilire alcuni obiettivi da raggiungere nel decennio relativamente ad alcuni ambiti di intervento: dall’aumento dell’occupazione alla lotta al cambiamento climatico, dalla promozione di istruzione e ricerca al contrasto della povertà e dell’esclusione sociale.

Per quanto riguarda l'occupazione, per esempio, l'obiettivo fissato era il raggiungimento del 75% di occupati tra i 20 e i 64 anni.

Ebbene, guardando ai dati, a un anno dal termine stabilito dieci anni fa, viene fuori che l'Europa ha mancato il risultato: nel 2017, infatti, la percentuale di occupati tra i 20 e i 64 anni nell'Unione è stata del 72,3%, laddove per occupati si intendono tutte le persone che durante la settimana di osservazione hanno svolto almeno un’ora di lavoro retribuito o erano assenti solo temporaneamente dal lavoro.

I dati relativi ai singoli paesi rivelano che solo 16 stati su 28 si posizionano sopra questa media e che esistono forti disparità tra i tassi di occupazione dei membri dell’Unione.

L'Italia, per esempio, con un tasso di occupazione al 62,3%, è al penultimo posto, seguita solo dalla Grecia, a 10 punti percentuali dalla media del continente, lontanissima da Svezia (81,8%), Germania (79,2%) e Estonia (78,7%), le tre nazioni più virtuose.

Il report di Open Polis fa notare come "per facilitare il percorso dei paesi verso gli obiettivi di Europa 2020, i target generali sono stati tradotti da ogni paese Ue in target nazionali, individuati in base alle rispettive situazioni economiche e sociali di partenza".

Nonostante questo ridimensionamento, tuttavia, l'Italia, pur avendo l'obiettivo fissato più basso dopo quello della Croazia, pari al 67%, è ancora molto lontana dal suo conseguimento.

Rispetto al 2008, anno di inizio della grande crisi economica, il nostro Paese è rimasto praticamente fermo, anzi, è regredito, perché 11 anni fa il tasso di occupazione era del 62,9%. Va un po' meglio se si confronta il dato di oggi con quello del 2013, quando si è toccato il punto più basso del decennio: 59,7%.

L'Abruzzo, come si diceva, si colloca al di sotto della media italiana ed è molto lontano dagli obiettivi fissati da Europa2020 (sia quello del 2010 sia quello rivisto qualche anno dopo).

Se si fa il confronto con il 2008, si può notare come il tasso di occupazione sia sceso dello 0,9%. Peggio della nostra regione hanno fatto solo Molise, Campania, Puglia, Umbria, Camabria e Sicilia.  

"Rispetto all'obiettivo 2020  del  67%" si legge nel report di Open Polis "l'occupazione, in Italia, dovrebbe crescere di 4 punti percentuali dal 63% del 2018. Dal 2008 a oggi, solo Bolzano si è avvicinata a un simile aumento, mentre la Sicilia ha perso 4 punti invece di guadagnarli. Il  tasso  di  occupazione divide il paese in due, tra le regioni del nord che negli anni sono uscite dalla crisi economica e le regioni del sud che continua a retrocedere".

Il dossier, ricco di cifre, numeri e percentuali, fornisce informazioni interessanti anche su altre statistiche: lavoratori con contratti a termine, lavoratori a rischio povertà, tasso di occupazione dei giovani e tasso di occupazione femminile.

Riguardo quest'ultimo, l'Abruzzo è, insieme all'Umbria, la regione italiana dove si è registrato il crollo maggiore rispetto al 2008: -0,9% (in Umbria è stato dell'1,6%).

In Abruzzo le donne che lavorano, sul totale della popolazione femminile, sono meno del 50% (48,9%), ben al di sotto la media italiana, che è del 52,5%, la quale è, a sua volta, 14 punti più bassa di quella europea (66,5%).

Anche qui, sottolinea il report, "le regioni di nord e centro Italia presentano tassi di occupazione femminile al di sopra della media nazionale, che corrisponde al 53% nel 2018, mentre le regioni del sud si posizionano tutte al lato opposto della classifica".    

Un'ultima osservazione va fatta sull'occupazione giovanile, statistica nella quale l'Italia è al penultimo posto nell'Ue: nel nostro Paese, la percentuale di occupati sulla popolazione tra i 20-29 anni è stata, nel 2017, del 42,7%, più di 20 punti al di sotto della media europea (64%).

In questo quadro, l'Abruzzo, con il 37% (dato del 2018) si colloca ben al di sotto la media nazionale, per non parlare di quella europea.

La percentuali dei giovani tra i 15-29 anni che non lavorano e non sono inseriti in un percorso di studio nè di formazione, i cosiddetti Neet, in Abruzzo è del 20,7%, 3,4 punti percentuali in meno della media italiana (24,1%, la più alta di tutta l'Ue).

Ultima modifica il Martedì, 23 Aprile 2019 16:00

Articoli correlati (da tag)

Chiudi