Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e l’assessore alla ricostruzione privata Vittorio Fabrizi hanno illustrato i contenuti della delibera di Giunta che fissa nuovi criteri operativi per l’assegnazione delle pratiche e, di conseguenza, modifica il cronoprogramma degli interventi in città e nelle frazioni.
“Il provvedimento, su cui stiamo lavorando da tempo – ha spiegato il sindaco Biondi – nasce da una constatazione: negli ultimi mesi, sono state pochissime le schede parametriche parte seconda depositate; ciò dipende, in parte, dal fatto che la ricostruzione più ‘sostanziosa’ si avvia a conclusione e, dunque, si fa sempre più fatica a trovare consorziati che ci mettano la stessa grinta; in parte, però, il problema è legato ai ritardi dei tecnici nella presentazione delle pratiche”.
Si pensi che, ad oggi, su schede parametriche parte prima istruite, non sono state presentate nei termini dei 90 giorni ben 391 schede parametriche parte seconda, per un importo che supera il mezzo miliardo di euro.
Per questo, “stiamo cercando di intervenire puntando l’attenzione sulle pratiche che, presumibilmente, suscitano maggiore attenzione, e cioè quelle sulla ricostruzione delle prime abitazioni”, ha sottolineato il primo cittadino; contestualmente, “stiamo lavorando ad un emendamento ‘sblocca L’Aquila’, in sinergia con gli ordini professionali, le associazioni di categoria, gli assessori e i dirigenti, per introdurre un principio di penalità nelle fasi intermedie dei processi: la legge Barca ha già previsto delle penalità che riguardano, tuttavia, la fase iniziale, quella che va dal riconoscimento del contributo all’avvio dei lavori, e la fase finale del processo, eventuali ritardi rispetto al termine di ultimazione delle opere. Non sono previste penalità, invece, per coloro che, nella fase intermedia, non presentano le schede parametriche parte seconda nei tempi stabiliti”.
Una serie di azioni che, si spera, possano restituire slancio alla ricostruzione privata.
“Il vecchio cronoprogramma aveva fatto il suo tempo, pur avendo prodotto i suoi effetti”, ha aggiunto l’assessore Fabrizi; “la spinta si era esaurita, si erano creati degli scollamenti tra i tempi indicati ai cittadini e l’istruttoria delle pratiche e, inoltre, ora dobbiamo operare sulle frazioni. Per questo, abbiamo deciso di abbandonare la filosofia dei comparti per privilegiare, come spiegato dal sindaco, la ricostruzione delle prime case. In questo senso, abbiamo innalzato sensibilmente il coefficiente delle prime case per la determinazione dei punteggi da assegnare alle diverse pratiche”.
La delibera è già esecutiva: ora, gli uffici della ricostruzione dovranno stilare il nuovo cronoprogramma in base alle modifiche dei coefficienti e trasmetterlo, poi, all’Ufficio speciale che proseguirà nelle istruttorie attenendosi al provvedimento così come aggiornato. Ci vorranno un paio di settimane.
Altra novità: “è stata introdotta la possibilità di presentare progetti unitari, in particolare per ciò che attiene le frazioni che sono più indietro nei processi di ricostruzione; in questo modo, i tempi d’istruttoria verrebbero sensibilmente ridotti e ci sarebbe anche una risposta unitaria in termini di recupero architettonico. Si tratta di una possibilità, non di un obbligo”, ha tenuto a specificare Fabrizi.
Che poi è arrivato alle penalità per i professionisti: “più che di penalità, parlerei di incentivo. La leva finanziaria ce l’abbiamo noi: dunque, passati i 90 giorni stabiliti dalle norme per la consegna delle sp2, ci dovessero essere ulteriori ritardi, superiori ai 4 mesi, il pagamento della progettazione verrà posticipato alla fine dei lavori e non anticipato col così detto ‘sal 0’, ad avvio del cantiere, come succede oggi”.