E' di nuovo Gianlorenzo Conti il candidato più votato alle elezioni per il rinnovo del consiglio dell'Ordine degli architetti della provincia dell'Aquila.
Conti, presidente uscente in carica da oltre 20 anni, ha ottenuto 134 voti, contro i 129 di Giovanni Colangelo e i 119 di Massimo Germani, quest'ultimo esponente della lista "Riordinare il (dis)Ordine", che raccoglieva soprattutto gli architetti marsicani.
Questi, invece, i risultati degli altri candidati (tra parentesi, il numero di voti ottenuto da ciascun candidato): Antonio Zavarella (116), Sandro Annibali (104), Antonio Del Boccio (102), Giuseppe Cimmino (99), Danilo Alessandro Gualtieri (97), Walter Emilio Pace (97), Edoardo Compagnone (96), Claudia Compagno (93).
Anche se Conti ha ottenuto il maggior numero di preferenze, bisognerà aspettare il voto del rinnovato Consiglio per capire se sarà di nuovo lui il presidente in carica per i prossimi 4 anni. Sulla carta, Conti ha una maggioranza di 6 consiglieri su 11, dunque non dovrebbero esserci colpi di scena. Tuttavia la sua rielezione non è così scontata: la lista "Riordinare il (dis)Ordine", in un comunicato stampa, afferma infatti che sulle votazioni graverebbe una "pesante ombra" dovuta ad alcune irregolarità commesse in fase di scrutinio e che pertanto non è da escludersi un ricorso.
Ecco la nota diramata ieri dagli architetti aderenti alla lista:
"Facendo seguito all'articolo pubblicato sul quotidiano ll Centro circa l'esito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine degli Architetti, nel confermare quanto anticipato nel comunicato stampa del 7 febbraio 2014 a firma del presidente uscente, circa "la soddisfazione per l'ampia partecipazione degli iscritti e la disponibilità dei neo eletti consiglieri ad intraprendere al più presto un lavoro di squadra al servizio della collettività e dell'intero Ordine", i neo eletti della lista "Riordinare il disOrdine" precisano che nessun accordo risulta ancora raggiunto riguardo all'elezione del nuovo Presidente dell'Ordine".
"Di fatto, le elezioni si sono concluse con una pesante ombra che, allo stato dei fatti, non esclude un ricorso. Durante lo scrutinio sono state annullate diverse schede che, per quanto riportato nel regolamento elettorale, risulterebbero valide. Considerando che il primo degli esclusi, per un solo voto, risulta essere il sesto della lista contrapposta a quella del Presidente uscente, non è affatto scontata la riconferma di quest'ultimo nel suo ruolo".
"Il ricorso, non è motivato da alcuna volontà di rivalsa ma, solo da una legittima rivendicazione di chi, già da oggi si sente ingiustamente messo a margine ancor prima che siano legittimati i ruoli. Dietro parole di conciliazione, infatti, il Presidente uscente nasconde ancora la volontà di primeggiare, dimostrando di non aver affatto compreso la volontà degli iscritti all'Ordine, che hanno palesemente espresso la volontà di un radicale cambiamento".
"A tal proposito, si ribadisce che il neo eletto Consiglio, eleggerà il nuovo Presidente alla prima riunione, non prima di avere rimosso ogni dubbio circa la legittimità del voto espresso dagli elettori".
"Arch. E. Compagnone, Arch. A. Del Boccio, Arch. M. Germani, Arch. D. A. Gualtieri, Arch. L. Pappalardo, Arch. A. Zavarella".