"Se qualcuno pensasse che del complesso sistema del Gran Sasso si possano salvare acquedotti, percorrenza autostradale e laboratori di fisica nucleare nel rispetto stringente e tassativo della normativa ambientale vigente, sarebbe in malafede o quantomeno ignorante".
Così il Presidente della Regione, Marco Marsilio, a margine della riunione con i sindaci del Cratere sismico 2017 che si è tenuta oggi a Teramo.
Marsilio, parlando dell'identikit del Commissario straordinario che Giunta e Consiglio regionale hanno chiesto al Governo d'individuare per porre fine alla vicenda Gran Sasso, si è augurato possa avere ampi poteri per affrontare con serenità la delicata questione. "Abbiamo chiesto al ministro dell'Ambiente, di cui tutto si può dire tranne che non abbia un robusto curriculum di esperienze sulle materie ambientali, di dotare il commissario straordinario di poteri atti a superare le norme e delle risorse necessare per mettere in sicurezza le tre strutture esistenti, garantendo a queste realtà continuità di esercizio, nonché sicurezza, sostenibilità e salute per i cittadini".
In caso contrario, ha aggiunto Marsilio, "bisognerà scegliere se continuare a prendere acqua per uso potabile oppure utilizzare la struttura autostradale, o chiudere i laboratori, regalando questa eccellenza mondiale a qualche altro paese estero".
Il presidente della Regione ha poi fatto presente che, sulla scorta dello schema adottato per il reclutamento di alte professionalità da utilizzare per la ricostruzione del ponte di Genova, ha chiesto al governo l'autorizzazione a procedere con le stesse norme anche per quanto riguarda il trattamento del personale che dovrà occuparsi della messa in sicurezza del sistema Gran Sasso: "Se questa possibilità è stata prevista per il ponte Morandi, che mi sembra un'opera molto meno complessa rispetto alla messa in sicurezza del Gran Sasso, non vedo perché non dovrebbero essere usate anche in questo frangente".
Tornando al tavolo riunito stamane con i sindaci e i presidenti delle province interessate dagli eventi sismici del gennaio 2017 per fare un punto sul decreto Sblocca cantieri in corso d'approvazione, il governatore ha ribadito che sebbene il governo avesse dato ampie rassicurazioni sull'accoglimento delle specifiche misure proposte, volte a fornire risorse sia umane che finanziarie ritenute necessarie per velocizzare la ricostruzione post-sisma, "al momento quello che è stato raccolto dalla Commissione e inviato in aula per l'approvazione del Senato è largamente insufficiente. Quindi c'è delusione e preoccupazione per il fatto che quella del decreto Sblocca cantieri possa essere una occasione persa per questa ricostruzione che deve assolutamente decollare e che ha già subito fin troppi ritardi".
Dunque, "l'appello che noi facciamo da qui a martedì prossimo, quando il testo andrà in aula per l'approvazione definitiva - ha concluso Marsilio - è che il Governo presenti nuovi emendamenti per raccogliere le proposte della Regione Abruzzo e degli altri territori interessati".
Forum H2O: "Dichiarazioni Marsilio improvvide e illogiche"
"Abbiamo letto con sconcerto le incredibili e quantomeno improvvide e illogiche dichiarazioni del Presidente della Regione Marsilio sul Gran Sasso che ha parlato di "malafede o ignoranza" per chi da anni sta difendendo concretamente le leggi dello Stato Italiano, la salute dei cittadini e la qualità dell'ambiente facendo emergere finalmente problemi taciuti per decenni. Insomma, il solito paese bizzarro e dalla realtà capovolta dove chi si prende le responsabilità e ci mette la faccia, da semplici cittadini, per il Bene Comune viene attaccato dalle Istituzioni".
A scriverlo, in una nota, è il Forum abruzzese dei movimento per l'acqua.
"Magari il Presidente Marsilio ignora che pezzi dello Stato, dopo aver speso inutilmente 84 milioni di euro con il precedente commissariamento, per anni hanno lasciato i Laboratori del Gran Sasso, Impianto a Rischio di Incidente Rilevante, senza Piano di Emergenza esterno vigente, struttura che in caso di problemi può mettere in ginocchio l'intera regione. Il documento è in fase di redazione solo grazie agli esposti dei cittadini".
"Vogliamo sperare che il presidente Marsilio, da poco posto davanti a questo problema, sia mal consigliato da quegli apparati che sono tra i principali responsabili di questa situazione con decenni di inadempienze e omissioni gravissime. Se ognuno avesse fatto il suo dovere non ci sarebbe alcun problema".
"Pensare poi che per risolvere la situazione si debbano cancellare norme ambientali poste a tutela della salute dei cittadini la dice lunga sulla malcelata volontà di continuare a cercare di mettere la realtà sotto al tappeto. Peccato che questa realtà prima o poi addosso ci può saltare e le norme di tutela e di buon senso sono l'unico argine per evitare tragedie e catastrofi".
"Dica chiaramente il Presidente Marsilio se ritiene normale depositare 2.300 tonnellate di materiali pericolose nel punto dove prendono l'acqua 700.000 abruzzesi".
"A parte le leggi, è giusto? Non è semplice buon senso allontanarle e pretendere che i futuri esperimenti siano svolti con materiali compatibili?".
"Lo vorremmo sentire dalla sua voce diretta, per cui lo invitiamo ad un confronto pubblico di 2 ore a Teramo sul Gran Sasso, così magari saranno i cittadini a stabilire se in questa vicenda vi è qualcuno ignorante o, addirittura, in malafede".