"Nei territori che hanno subito le ferite del terremoto viaggio spesso: voglio testimoniare l'attenzione del Governo per queste zone".
Parole di Giuseppe Conte che stamane, a Teramo, ha partecipato al Forum Internazionale del Gran Sasso. "Abbiamo inserito delle norme, da ultimo nel decreto 'Sblocca cantieri' che ormai è legge; altri interventi potranno essere inseriti nel dl Crescita. Insomma, stiamo completando l'architettura che servirà per procedere più speditamente anche alla ricostruzione" ha aggiunto, rispondendo così, seppure indirettamente, al governatore Marco Marsilio che, nei giorni scorsi, ha inviato una missiva al premier dicendosi "frustrato" per i provvedimenti contenuti nello 'Sblocca cantieri' e chiedendo un incontro urgente.
"Abbiamo cercato di raccogliere le sollecitazioni degli enti locali e delle istituzioni del territorio. Probabilmente - ha riconosciuto Conte - non siamo riusciti a raccogliere il 100% delle richieste, saremo al 70%, all'80%. Abbiamo fatto molto, mi sono speso perché rimanessero alcune norme che avevano sollecitato una discussione a livello parlamentare. Possiamo fare ancora di più e lo faremo".
Soddisfatto il governatore Marsilio: "L'incontro ha rappresentato una occasione utile, di cui ringrazio l'Ateneo e la Diocesi di Teramo che hanno creato l'occasione a pochi giorni dalla lettera che ho scritto a Conte interpretando i sentimenti dei nostri cittadini rispetto alla delusione per le norme contenute nel dl 'Sblocca cantieri' che pure rappresenta un passo in avanti significativo per la ricostruzione. Continuiamo a ritenere che ci siano tante cose in più da fare, e il premier ha condiviso l'impostazione, rivendicando ciò che è stato fatto fino ad ora e assicurando, però, che il resto del lavoro lo faremo insieme. Continueremo a lavorare per dare le risposte che servono e nei tempi che servono per una ricostruzione efficace".
Il Forum Internazionale del Gran Sasso, tenuto a battesimo dal Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, è stato incentrato proprio sul tema della "prevenzione" come "via per un nuovo sviluppo": oltre trecento sono stati i relatori partecipanti, provenienti da tutto il mondo, più di trenta rettori di università Africane, quattordici le sessioni di lavoro parallele per altrettante aree disciplinari nelle aule dell'Università di Teramo.
Stamane, dalle 9 alle 12:30 all'aula magna dell'Ateneo, alla presenza di Conte si è tenuta una sorta di "sintesi" degli spunti emersi in queste giornate di lavoro organizzate dalla Diocesi di Teramo-Atri, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dall'Università degli Studi di Teramo, in collaborazione con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Iccrom (Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali) e le Università e i centri di ricerca abruzzesi.
Ed è stato il vescovo di Teramo-Atri, monsignor Lorenzo Leuzzi, ad accogliere i prestigiosi relatori, spiegando che "la prevenzione, via per un nuovo sviluppo, ci interpella in un momento particolare della vita del nostro Paese, dell’Europa e dell’intera umanità. Siamo nel cuore di quel passaggio indicato da papa Francesco al Parlamento europeo nel lontano 2014, cioè dall’epoca del cambiamento al cambiamento d’epoca. Un passaggio da pochi compreso e bisognoso di ulteriori approfondimenti, evitando di cadere nel solito ritornello del cambiamento. La prevenzione - ha aggiunto - può essere compresa come via per un nuovo sviluppo solo in riferimento alla novità della nostra epoca, che non ha eguali nella storia dell’umanità. La irrilevanza del tema della prevenzione è riferibile non alla nostra scarsa disponibilità a riflettere sul tema, ma alla impossibilità di coglierne il suo significato separata o a prescindere dalla nuova situazione storica".