Gli stati di avanzamento per le ditte impegnate nella ricostruzione non saranno più validati dai Comuni, ma dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione con sede a Fossa.
Il provvedimento, destinato a sgravare del peso della burocrazia le Amministrazioni comunali, nasce da un ricorso presentato dal Comune di Acciano. “Il Tribunale amministrativo ci ha dato ragione”, ha detto il sindaco di Acciano e Consigliere provinciale Fabio Camilli, “con questa ordinanza molti Comuni possono tirare un sospiro di sollievo e sgravarsi di un peso che, soprattutto nelle piccole realtà amministrative, era difficile da sopportare. Ora le valutazioni sui SAL torneranno ad essere fatte dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione che si avvale di personale specifico. Il ricorso”, ha spiegato Camilli, “è stato curato dagli Avvocati del Foro dell’Aquila Alessandro Rosa e Francesco Rosettini che hanno lavorato alacremente per proporlo in tempi rapidi al Tribunale amministrativo”.
L'ordinanza del TAR, accolta con favore da diversi Sindaci e Tecnici comunali impegnati nella ricostruzione, ribalta la determina voluta da Raffaello Fico, Titolare dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione, e dal cosiddetto Tavolo di Coordinamento del Cratere.
La determina dell'USRC, approvata lo scorso maggio, puntava a fare in modo che le pratiche venissero validate dai Comuni. Poi, la levata di scudi contro la decisione, in quanto molte Amministrazioni comunali non hanno personale a sufficienza, ed alla fine il ricorso istruito dal Comune di Acciano che si è assunto la responsabilità di imboccare la via del Tribunale amministrativo, hanno determinato il pronunciamento dei giudici che, con l'ordinanza emessa oggi, hanno sospeso l’efficacia dell’atto voluto dall’Ufficio di Fossa e fissato la trattazione di merito al 01/07/2020.
"Con la sospensione concessa dal TAR si torna alla vecchia procedura, quando appunto era l'Ufficio Speciale a dire se uno stato di avanzamento era liquidabile o meno", ha concluso Camilli.