Giovedì, 08 Agosto 2019 14:45

Servizio di portierato Ama, De Santis denuncia: "Il massimo ribasso favorisce sfruttamento e infiltrazioni della malavita"

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"Il massimo ribasso negli appalti dei servizi e delle opere pubbliche spalanca le porte alle infilitrazioni mafiose e allo sfruttamento dei lavoratori".

A richiamare l'attenzione sui rischi connessi a un sistema che "privilegia il massimo ribasso e di conseguenza la spregiudicatezza di alcuni imprenditori ai danni delle ditte e delle cooperative locali escluse dalle commesse pubbliche", il capogruppo in Consiglio comnale di Cambiare Isieme Lelio De Santis, che ha esortato le istituzioni cittadine e l'ispettorato del lavoro a vigilare "sulle tante anomalie che si celano dietro queste aggiudicazioni".

In una conferenza stampa tenutasi stamattina, De Santis ha inteso accendere i riflettori sulla situazione che vede protagonisti i lavoratori impegnati nei servizi di portierato notturno dell'Azienda per la Mobilità aquilana, Ama, che lo scorso primo aprile, subito dopo l'aggiudicazione della gara per il nuovo affidamento, ha subìto un cambio di appalto. La ditta subentrante K service srl, che ha acquisito un ramo d'azienda della Benex srl aggiudicataria, ha ridotto del 30% la retribuzione dei dipendenti, attualmente senza tutele dal punto di vista occupazionale e del rispetto dei diritti acquisiti.

Ignorando l'applicazione del contratto nazionale collettivo prevista dal bando, la ditta ha ridotto i salari dei tre dipendenti sulla base di quanto previsto dai contratti individuali.

Come ha denunciato De Santis, infatti, "la K service srl, ai fini contributivi, ha notificato all'Inps l'applicazione del Contratto nazionale ma paga i dipendenti in base al contratto individuale. Dichiarano una cosa e ne fanno un'altra, una situazione assolutamente illegale. Inoltre - ha aggiunto - solo dopo una lunga battaglia è stata ottenuta l'applicazione della clausola sociale, essendo stati inzialmente riassorbiti dalla nuova società soltanto due dei tre dipendenti assunti. Tutto questo - l'affondo - nell'indifferenza da parte di Ama che ha appaltato i lavori".

Oltre alle conseguenze evidenti, dall'erogazione di servizi inadeguati alla condizione occupazionale di "schiavismo", come l'ha definita De Santis, a destare "preoccupazione" anche alcune anomalie riscontrate nell'aggiudicazione dell'appalto, assegnato con un ribasso del 35% che non consente neppure di "coprire i costi vivi". Alla gara per l'affidamento con decorrenza dal primo aprile, ha aggunto De Santis, "ha risposto soltanto la Benefix srl, che ha immediatamente ceduto la gestione del servizio alla K service srl. Perché quest'ultima non ha partecipato alla gara?" si è chiesto De Santis lasciando intendere la mancanza dei requisiti necessari a rispondere al bando da parte della ditta subentrante.

Per De Santis è dunque necessario "un atto di assunzione di responsabilità da parte del committente Ama e dell'amministratore unico Gianmarco Berardi" che dovrebbe "vigilare su quanto sta accadendo", ma anche di tutta l'amministrazione comunale, non solo in quanto proprietaria. "I rappresentanti istituzionali - ha evidenziato l'esponente dell'Italia dei Valori - ha il dovere di tutelare i lavoratori e di impedire l'affidamento di servizi sociali a costi inferiori rispetto a quelli necessari alla gestione e al pagamento dei salari". L'attuale amministrazione, però, non solo "si rifiuta di contrastare il sistema del massimo ribasso che favorisce tali anomalie, ma lo sostiene".   

"Con la stessa impostazione è stato aggiudicato anche il servizio di pulizia del cimitero che sarebbe dovuto partire il primo di agosto ma, al momento, non risulta attivo. C'è poi la contestata aggiudicazione del servizio di pulizie del progetto Case alla ditta Coop.Pul. di Salerno, con l'appalto assegnato con un ribasso del 49.8% e le innumerevoli difficoltà vissute dai trenta dipendenti - ha ricordato De Santis - l'amministrazione ha deciso addirittura di prorogarlo fino al 30 settembre, non essendo stata capace di indire una gara europea ad evidenza pubblica". Oltretutto, ha sottolineato il consigliere di minoranza, l'utilizzo ingiustificato delle proroghe in alternativa all'indizione di gare ad evidenza pubblica potrebbe anche richiamare l'attenzione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione come già accaduto per altri atti amministrativi.

L'ultimo riferimento all'approvazione del bilancio Ama, con l’azienda che perde 120 mila euro al mese, e cioè 1 milione e 440 mila euro l’anno circa. "Ieri è stato approvato in perdita il bilancio relativo al 2018. Ci sono buchi spaventosi eppure si decide di favorire imprese che sfruttano i dipendenti", ha concluso De Santis mettendo in dubbio l'utilizzo dei fondi da parte della società partecipata.

 

Ultima modifica il Giovedì, 08 Agosto 2019 15:47

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