Lunedì, 06 Gennaio 2020 21:58

Dimensionamento scolastico, insegnanti pronti alla mobilitazione

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Sarà un gennaio "caldo" per le scuole aquilane, e stavolta non c'entrano le miti temperature di questo inverno anomalo.

I prossimi giorni saranno infatti decisivi per capire che effetti avrà il dimensionamento scolastico sul rimescolamento dei docenti delle scuole medie.

La vicenda ha tenuto banco per tutte le vacanze natalizie, con continui botta e risposta tra gli insegnanti, da un lato, e l'amministrazione comunale dall'altro. Il timore dei primi è di perdere, dopo anni di servizio stabile negli istituti ai quali erano stati assegnati, le posizioni acquisite e di dover subire dei trasferimenti, ricominciando, di fatto, da capo.

"Sono titolare di cattedra da 10 anni nella scuola Mazzini" spiega una di loro, Amelia Mazzocca "Sono disabile al 100% con gravità e in sedia a rotelle, non ho mai fatto domanda di trasferimento perché amo lavorare nella "mia" scuola e perché in tutte le altre sedi ci sono problemi di accessibilità, ma ora, con la graduatoria unica, verrò superata da docenti di altre sedi che esprimono la Mazzini come prima preferenza e dovrò cambiare scuola contro la mia volontà e soprattutto senza poter usufruire della precedenza di legge 104/92 perché per le graduatorie comunali non vale (come se per me possa essere uguale la distanza o la sede, alla faccia della mia disabilità). Lo stesso vale per i colleghi che verranno trasferiti obbligatoriamente e soppiantati da docenti di altre scuole che preferiscono cambiare sede approfittando di una scappatoia che altrimenti non avrebbero mai potuto attuare. Basterebbe lasciare ogni scuola con i propri docenti (a parte eventuali soprannumerari come si è sempre fatto) ed evitare questo scempio a danno degli insegnanti e degli alunni che non avranno garantita la continuità di cui tanto si parla in tutte le leggi che riguardano la scuola. L'assessore parla di "pochi trasferimenti fisiologici" ma non è così perché nessun docente in questo caso chiede il trasferimento ma verrà spostato senza alcuna volontà personale! E' giusto opporsi?".

Intanto la Cgil ha convocato, per il prossimo venerdì, un'assemblea - alla quale è stato invitato a partecipare sia il personale docente che quello Ata -  che vedrà la presenza di Amerigo Campanari, esperto di mobilità della Flc nazionale. L'incontro si terrà dalle 8:30 alle 10:300 nell’aula magna dell’IIS D’Aosta, in via Acquasanta.

“Come avevamo paventato e nonostante le rassicurazioni pubbliche di chi diceva che stavamo creando inutili allarmismi” afferma Miriam Del Biondo, segretario provinciale Flc Cgil “le operazioni relative al personale che accompagnano la decisione di procedere comunque ad un dimensionamento non necessario e non voluto dalla città, stanno creando forte confusione tra il personale stesso e non rispondono a criteri diffusi, lineari e soprattutto noti ai più”.

“Apprendiamo, attraverso le dichiarazioni del sindaco Biondi, che la politica che ha così fortemente e convintamente difeso il piano di dimensionamento, intende ora impegnarsi per dirimere questioni di gestione del personale che, anche grazie alla protesta dei docenti coinvolti, soprattutto quelli di scuola secondaria di I grado, stanno emergendo con veemenza. Vorremmo ricordare al Sindaco e ai suoi assessori che non hanno competenza in materia e che sarebbe un grave errore promettere soluzioni giuridicamente inattuabili, che vadano oltre quanto permesso dalle norme vigenti”.

“Continuiamo a credere che il piano di dimensionamento della rete scolastica aquilana, se proprio doveva esser fatto, poteva essere rimandato almeno di un anno, come abbiamo chiesto anche in sede di tavolo regionale. Questo avrebbe permesso una maggiore distensione operativa e forse, quello che non si è riusciti a fare in dieci anni, ossia ricostruire le scuole, in un anno avrebbe potuto finalmente essere pianificato con convinzione, competenza e trasparenza”.

“Aggiungiamo” continua Del Biondo “anche con la partecipazione della popolazione che è sempre auspicabile quando si ridisegna una città e quando si riconosce alla sua scuola il ruolo di presidio socio culturale del territorio.  Non siamo stati ascoltati, ne prendiamo atto, ma non abbiamo cambiato idea. Svolgiamo il nostro compito che è quello di tutelare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola. Lo facciamo nelle sedi opportune e con la competenza che ci spetta e ci distingue. Lo faremo giovedì 9 gennaio 2020 all’assemblea, discutendone con  i lavoratori e vigilando perché le norme siano applicate in maniera corretta e nella forma meno dolorosa per tutti il personale coinvolto”.

Ultima modifica il Lunedì, 06 Gennaio 2020 22:03

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