“Apprendiamo che il Comune dell’Aquila ha previsto l'acquisto, con i fondi ministeriali destinati agli interventi di adeguamento degli istituti scolastici per il contrasto al Covid, di tensostrutture per favorire condizioni di distanziamento. Gli studenti e le studentesse, gli alunni e le alunne del Comune dell’Aquila sono destinati/e a restare nell’emergenza”.
A denunciarlo, in una nota, è la segretaria provinciale della Flc Cgil Abruzzo Miriam Del Biondo.
“Un’emergenza che già da anni ha assunto la connotazione della normalità” afferma Del Biondo “Nonostante i tanto sbandierati piani per la ricostruzione degli edifici scolastici distrutti dal sisma del 2009”.
“Possiamo sembrare monotoni, ma ci teniamo ancora una volta a ricordare che una sola scuola è stata ricostruita, e male, nel Comune dell’Aquila e che il piano per la ricostruzione più volte presentato e più volte modificato giace nel nulla o, forse, serviva solo a giustificare un dimensionamento inutile che, ricordiamo, due anni fa, fu fortemente voluto dal Comune dell’Aquila e dagli Uffici Scolastici, nonostante la contrarietà della popolazione e dei sindacati”.
“Sempre per ricordare, la maggior parte delle nostre scuole, in generale quelle del primo ciclo di istruzione, sopravvivono ancora nei MUSP, dove la P ha sempre il significato di provvisorio. Una provvisorietà che ormai conta più di dodici anni”.
“Una provvisorietà ben nota ai ragazzi e alle ragazze del Convitto Cotugno, che insieme ai licei connessi sono dislocati in innumerevoli sedi e non trovano pace. Una lunga diaspora che sembra non debba aver fine”.
“In questa condizione di estrema precarietà aggravata e evidenziata dalla pandemia che, paradossalmente, offre su piatto d’argento la possibilità di rivedere e adeguare gli spazi scolastici al fine di garantire il distanziamento, apprendiamo che il Comune dell’Aquila ha previsto l’acquisto di tensostrutture per favorire condizioni di distanziamento”.
“Questo acquisto sarà possibile grazie a 550 mila euro di fondi ministeriali dei quali solo 200 saranno impiegati per interventi di edilizia leggera (e come potrebbe essere pesante su pareti prefabbricate di cartongesso?) e 350 per il noleggio di tensostrutture o strutture temporanee”.
“Conosciamo bene le tensostrutture e speravamo di non doverle mai più vedere. Siamo entrati nel terzo anno scolastico dall’insorgere della pandemia; una pandemia che ha amplificato tutte le criticità di un sistema scuola deprivato del necessario da anni di politiche di tagli”.
“Un’edilizia scolastica sicura ed adeguata alle esigenze della didattica non passa attraverso le tensostrutture o le opere di edilizia leggera. Dobbiamo pretendere che le scuole aquilane siano ricostruite subito sicure, stabili, definitive. Dobbiamo pretendere che la scuola in questa città sia messa al centro della ricostruzione e faccia parte di una progettazione territoriale e sociale che finora non è stata elaborata”.
“Mai più tensostrutture. Siamo usciti dalle tende anni fa, trasformati da un terremoto devastante socialmente e umanamente, e mai avremmo voluto che i nostri ragazzi e le nostre ragazze, i nostri bambini e le nostre bambine dovessero tornarci”.
La replica di Biondi e Colonna "Da Cgil polemica strumentale e grottesca"
"È una polemica del tutto strumentale, al limite del grottesco, quella sollevata dalla Flc Cgil relativa ai fondi, erogati dal ministero per l'Istruzione, che la giunta destinerà a lavori di adeguamento degli istituti scolastici alla vigente normativa anti Covid e al noleggio di strutture temporanee da collocarsi all'esterno degli edifici".
A dichiararlo sono il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l'assessore alle Opere pubbliche, Vito Colonna.
"Parliamo di risorse di cui il Comune è risultato beneficiario già dal mese di agosto, da impiegare dopo un confronto condotto dai settori Politiche educative e scolastiche e Opere pubbliche in estate proprio con i Dirigenti scolastici che hanno manifestato delle esigenze che verranno soddisfatte con gli interventi in programma. - spiegano il primo cittadino e l'assessore - Si tratta, nello specifico, di opere di edilizia leggera per gli spazi dedicati alla didattica e del noleggio di gazebo e strutture mobili che saranno utilizzati per attività all'aperto degli alunni. Questa era la destinazione specifica dei fondi ministeriali e per questo saranno utilizzati, così come concordato con chi vive e lavora ogni giorno nelle scuole".
"Questa maggioranza ha attivato procedimenti per la ricostruzione di nove plessi, tra edifici e poli scolastici, per una somma che supera i 30 milioni di euro, in virtù dei poteri commissariali sono stati firmati oltre 140 decreti e finalmente dopo 12 anni è stato avviato un percorso chiaro per restituire strutture moderne e sicure ai nostri figli. Tutto questo è pubblico e verificabile negli atti dell'amministrazione, al pari della finalità delle risorse ministeriali su cui si è improvvidamente sollevato un polverone inutile: basta leggere le carte" concludono sindaco e assessore.