"Lo Stato chiede scusa".
Il Ministro della giustizia Alfonso Bonafede lo ha detto pubblicamente, ai parenti delle vittime della valanga di Rigopiano radunati nel palazzetto dello sport di Penne per ricordare la tragedia avvenuta tre anni fa nella quale morirono 29 persone sepolte dalla slavina che travolse l'hotel dove si trovavano.
Una fiaccolata con 29 fiammelle è scesa dall'altopiano fino alla parrocchia di 'San Nicola' a Farindola dove è stata celebrata una messa in memoria.
Si stanno ancora accertando le responsabilità per il mancato sgombero dell'hotel 'Rigopiano' e la messa in sicurezza dei suoi ospiti. Il processo - nato dalla maxi-inchiesta - è in corso davanti al gup del Tribunale di Pescara, molte posizioni sono già state archiviate.
"Lo Stato ha il dovere istituzionale e morale di dare giustizia, sapendo che quella verità non riporterà indietro figli, madri, padri e fratelli morti", ha detto Bonafede. "Rappresento uno Stato che vuole dire ai familiari che è al loro fianco e lo sarà sempre, che chiederà scusa ogni volta che ci sarà da chiedere scusa per non aver avuto la capacità di difendere le vite e proteggere i loro familiari", ha aggiunto il Guardasigilli. Affinchè queste non siano parole vuote, lo Stato deve "permettere che ci sia un sistema giustizia che funziona, in modo tale da scrivere leggi che siano lo specchio della giustizia affinché tragedie come quella di Rigopiano non si verifichino più e i familiari delle vittime, nei casi in cui purtroppo ci sono, possano sentire che lo Stato vuole dare una risposta di giustizia. Questo è il mio impegno", ha ribadito Bonafede.