“L'ufficio speciale per la ricostruzione scrive ai Comuni del cratere invitandoli alla massima attenzione nell'erogazione dell'anticipazione di cassa motivando la nota con l'emergenza da Codiv-19. Ma quello che preoccupa è il coronavirus e le sue ripercussioni sociali ed economiche o il fatto che le casse dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere sono vuote?”.
Questa è la domanda che si è posto Roberto Santangelo, vice presidente vicario del Consiglio regionale, leggendo la missiva dell'USRC.
“Se da una parte appare comprensibile una gestione oculata degli attuali esigui fondi destinati agli interventi della ricostruzione post sisma 2009, richiamando ad una maggiore attenzione da parte degli Enti preposti all'erogazione, dall'altra si deve garantire la continuità dei flussi economici verso quei soggetti che abbiano diritto ad un immediato trasferimento di risorse sulla base degli stati di lavorazione già eseguite”, sottolinea Santangelo.
“Il Decreto del Governo nazionale ha fermato tutti i cantieri, sia pubblici che privati: dunque, non avrebbe molto senso erogare l'anticipazione del 20%, anche se prevista del codice degli appalti, a seguito della sola comunicazione di inizio lavori, sottraendo di fatto liquidità a chi effettivamente allo stato attuale ha concluso o comunque eseguito dei lavori. Sono stati sollecitati trasferimenti urgenti di somme al Mef e per i quali siamo ancora in attesa di una risposta. Se i tempi si dovessero protrarre ulteriormente i Comuni del cratere non potranno pagare le ditte, i professionisti e i presidenti dei consorzi che hanno presentato le richieste di liquidazione degli stati di avanzamento lavori creando di fatto un corto circuito”, ha rimarcato Santangelo.
“Siamo pronti a sostenere i Comuni del cratere con ogni forma di mobilitazione politica a tutti i livelli affinché si superi questa situazione di impasse in un momento in cui le ditte e le professioni sono ferme e hanno necessità di liquidità.”