Lunedì, 06 Aprile 2020 17:17

L'Aquila e cratere, undici anni dopo: stanziati 17,7 miliardi, assegnati 16,4 miliardi (9 per la ricostruzione privata)

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Ad undici anni dal terremoto del 6 aprile 2009, per la ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere sono state stanziate risorse per circa 17.7 miliardi di euro. Si tratta di risorse finanziarie provenienti dal Bilancio dello Stato e dal Fondo Europeo di Solidarietà, destinate, con differenti disposizioni legislative, a tutte le misure poste in essere a seguito del sisma, a partire dalla dichiarazione dello stato di emergenza e fino ad oggi (l’importo non comprende le donazioni).

A fronte degli stanziamenti operati dal legislatore, con specifici atti di programmazione (OPCM, delibere del CIPE, decreti commissariali, Piani annuali, etc.) le risorse sono assegnate alle singole misure - ricostruzione privata, ricostruzione pubblica, sviluppo del territorio, spese obbligatorie, assistenza tecnica, altro - sulla base delle specifiche esigenze e delle richieste provenienti dal territorio. Ad oggi sono state assegnate risorse per un importo pari a circa 16,4 miliardi di euro, di cui quasi 9 miliardi per la ricostruzione privata e circa 3 miliardi per la ricostruzione pubblica. Restano ancora da assegnare, tramite il CIPE, circa 1,3 miliardi di euro.

Le risorse una volta finalizzate, tramite specifici atti di assegnazione, devono essere effettivamente trasferite dai pertinenti capitoli del Bilancio dello Stato sulle contabilità dei soggetti competenti (amministrazioni pubbliche, aziende o enti pubblici) per le successive erogazioni ai beneficiari finali. I trasferimenti delle risorse, ai sensi del DPCM 12 giugno 2017, sono operati sulla base delle necessità di cassa e di specifiche esigenze, documentate dai soggetti attuatori, funzionali all’accelerazione della ricostruzione e che dimostrino l’utilizzo delle risorse in precedenza trasferite. Ebbene, ad oggi risultano trasferite risorse per un importo pari a circa 13,9 miliardi di euro; pertanto, risultano da trasferire ancora circa 2,5 miliardi di euro di risorse già assegnate.

Dopo il trasferimento effettivo delle risorse, i soggetti beneficiari dei fondi possono procedere alla spesa delle risorse: ad oggi risultano spese risorse per un importo pari a circa 12,7 miliardi di euro. Pertanto, sono ancora da spendere risorse per circa 1,2 miliardi di euro, già trasferite, ossia già nelle casse dei soggetti competenti per le successive erogazioni ai beneficiari finali o agli stessi beneficiari. 

sisma2009

Fin qui, i dati ad oggi. Sappiamo, tuttavia, che per completare i processi di ricostruzione servono ulteriori stanziamenti per circa 4 miliardi di euro, oltre alle risorse ancora in cassa. E' chiaro ci sia un po' di preoccupazione sull'effettivo impegno del Governo, stante la drammatica situazione sanitaria ed economica che sta vivendo il nostro paese. A rincuorare sono state le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella che, nel messaggio inoltrato agli aquilani in occasione dell'undicesimo anniversario del sisma, ha ribadito come "la ricostruzione dell'Aquila resti una priorità e un impegno inderogabile per la Repubblica. I cittadini hanno diritto al compimento delle opere in cantiere - ha aggiunto il Presidente della Repubblica - al ritorno completo e libero della vita di comunità, alla piena rinascita della loro città".

A fare da punto di riferimento sarà Struttura tecnica di missione della Presidenza del Consiglio 'Sisma2009', diretta da Fabrizio Curcio che riveste, altresì, il ruolo di Capo Dipartimento di 'CasaItalia' che, proprio in questi giorni, ha visto ampliate le proprie competenze, ponendosi come punto di riferimento del post emergenza, cioé di quella fase di ricostruzione e di rinascita dei territori colpiti da grandi calamità naturali.

"Si tratta di un passo avanti per il Paese: per la prima volta ci sarà un unico punto di riferimento di indirizzo e coordinamento di tutte le istituzioni che operano in condizioni estremamente delicate, quando cioé, dopo un forte terremoto o dopo un'alluvione devastante o tanti altri eventi che possono mettere in ginocchio interi territori, termina il lavoro fondamentale della protezione civile e l'obiettivo principale diventa il ripristino delle condizioni di vita precedenti e della necessaria sicurezza", sottolinea Fabrizio Curcio. "In questo periodo, la nostra attenzione sarà puntata soprattutto sulla ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 2016 e dell'Abruzzo colpito anche dal terremoto del 6 aprile 2009. Senza tralasciare altri territori in fase di post emergenza come l'Emilia Romagna, il Veneto e la Lombardia colpiti dal sisma del 2012, Ischia (2018) e Sicilia (2018). Nel caso del Centro Italia il lavoro sarà in stretta collaborazione con l'ufficio del commissario straordinario del governo Giovanni Legnini e nel caso dell'Abruzzo con la Struttura di missione della Presidenza del Consiglio 'Sisma2009' e con gli Uffici speciali della Ricostruzione oltre naturalmente alle istituzioni locali impegnate in prima linea in un lavoro molto impegnativo e complesso".

CasaItalia dunque, in continuità con la sua missione originaria volta ad accrescere la sicurezza anti sismica del patrimonio abitativo nazionale, diventa un punto di riferimento per i cittadini e per tutto il sistema paese nell'organizzazione della ricostruzione, con l'intento di uniformare la risposte operative e giuridiche che provengono dai territori. 

Ultima modifica il Lunedì, 06 Aprile 2020 18:22

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