Mercoledì, 22 Aprile 2020 15:16

Paolucci: “Migliaia di persone in attesa della cassa in deroga. Fioretti si attivi o si dimetta”. L'assessore: "Abruzzo in linea con altre Regioni. Entro fine mese i pagamenti"

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“Quello che è accaduto con la paralisi della cassa integrazione in deroga ai lavoratori abruzzesi è molto più di un disservizio, perché impedisce loro di usufruire di un diritto, per questo presenterò un'interrogazione scritta puntale per capire errori e responsabilità e trarne le necessarie conseguenze”.

E' il commento durissimo del capogruppo PD in consiglio regionale Silvio Paolucci sull’impasse della Regione Abruzzo sull’erogazione della misura.

Delle quasi 11.000 domande per la cassa in deroga già presentate all’Ente per una platea potenziale di oltre 50.000 lavoratori, risulta ad oggi elaborato un numero irrisorio di provvedimenti, rimarca l’ex assessore al Bilancio: “Un vero schiaffo per chi non solo a causa della quarantena non è in condizione di lavorare per vivere, ma deve continuare a mantenersi e mantenere la propria famiglia. Dopo il grande ritardo con cui si è arrivati al bando per l’erogazione dei fondi della legge Cura Abruzzo, ancora attesi da migliaia di abruzzesi, ci troviamo di fronte a quella che si presenta come una vera propria emergenza sociale, perché riguarda migliaia e migliaia di lavoratori. Fino a questo momento dalla Regione non abbiamo avuto nessun tipo di risposta operativa, se non delle fantomatiche giustificazioni del tracollo della rete e parziali scuse per il disservizio, una presa di coscienza che però purtroppo non è di sostentamento per chi si trova in questa spiacevolissima situazione".

Un modo per affrontarla sarebbe quello di chiedere alle banche di anticipare le spettanze, "dando operatività ad un protocollo peraltro già rodato a livello nazionale e operativo in diverse regioni, come chiedono anche le parti sociali e se serve, rinforzare il personale che deve processare rapidamente le domande in modo che possano essere liquidate presto, senza attendere settimane o mesi. Tutto questo, però, non è ancora avvenuto, non è stato neanche annunciato, da ciò risulta chiaro che chi dovrebbe occuparsi di tali materie non è in grado di farlo".

Se la realtà è questa, "l’assessore Fioretti dovrebbe seriamente pensare di lasciare un esecutivo in cui peraltro già in passato non ha dato prova di grande efficienza, se non sul fronte nomine che è un argomento prioritario per questo governo regionale. Si occupasse di altro, al posto di rifiutare il confronto con le parti sociali proprio su questi numeri, incontri chiesti per tutelare l’Abruzzo che lavora e sempre declinati in nome di chissà quale ragione”.

Fioretti: "Abruzzo in linea con le altre Regioni. Entro fine mese i pagamenti"

"La Regione Abruzzo è perfettamente in linea con le altre regioni italiane nella gestione delle istanze per l'erogazione della Cassa integrazione in deroga".

Lo precisa l'assessore alle Politiche del lavoro, Piero Fioretti, al termine della riunione del coordinamento di tutte le regioni, che ha evidenziato come la strada dei tempi tecnici per evadere le domande sia uguale per tutti. "La situazione è difficile su tutto il territorio nazionale - aggiunge Fioretti - Le uniche regioni che fanno registrare numeri diversi dalla media nazionale sono Lazio e Marche ma, come nel caso del Lazio, l'invio massivo telematico delle domande all'Inps ha bloccato i sistemi informativi dell'ente di previdenza, provocando ritardi nell'erogazione. In verità, il Governo ha precise responsabilità politiche - insiste l'assessore - perché ha generato altissime aspettative sui tempi di erogazione della cassa in deroga, mentre nella realtà le istanze presentate dalle aziende devono essere esaminate, controllate ed inviate all'Inps. Un lavoro che richiede tempo e che, soprattutto, non può essere fatto in maniera superficiale perché eventuali errori in questa fase rischiano di ricadere sulle aziende, che potrebbero essere richiamate a restituire i trattamenti di Cassa erroneamente erogati".

Fioretti ha precisato che  "le regioni unanimi hanno chiesto un incontro urgente con il ministro, Nunzia Catalfo, per rappresentare le enormi difficoltà e superarle" sottolineando come "di fronte ai problemi che sono sorti, la Regione abbia messo in campo l'unica forma di miglioramento che potesse attuare: incrementare ulteriormente il numero degli addetti che lavorano nel gruppo di lavoro, unico modo per far fronte alle insufficienze del sistema e unica risorsa per poter processare un numero maggiore di istanze". Ciò permetterà, ha assicurato l'assessore, di "smaltire entro fine mese tutte le domande regolari per la cassa integrazione in deroga".

La procedura per la presentazione delle istanze è partita l'8 aprile e dopo 12 giorni sono stati ordinati i primi pagamenti, garantendo il 95% di regolarità delle domande decretate, con grande lavoro di contatto e ascolto dei richiedenti. "Per questo - accusa Fioretti - è inaccettabile che venga messo sul banco degli imputati il personale della Regione che, al contrario, ha garantito finora la tenuta di tutto il farraginoso e inappropriato sistema, lavorando tutti i giorni, festivi e prefestivi compresi. Evidentemente, chi pensava che in questa fase la Regione avrebbe fatto da semplice 'passacarte' all'Inps si sbagliava di grosso perché, ancora una volta, la struttura amministrativa ha dimostrato di essere al passo con le procedure. Per questo - conclude Fioretti - respingo con forza al mittente tutte le accuse mosse in merito, dal momento che gli operatori hanno lavorato nel rispetto necessario della procedura e della normativa, avendo come unico punto di riferimento la legittimità delle procedure".

Ultima modifica il Mercoledì, 22 Aprile 2020 19:13

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