"Il ministero dell'Ambiente mi ha fatto sapere che ha intenzione di annullare la gara d'appalto per la bonifica delle aree 2A e 2B del sito inquinato di Bussi, sulla base di un parere di un Consiglio superiore dei lavori pubblici che noi peraltro contestiamo. Io ho replicato annunciando che in settimana mi recherò in Procura per sporgere querela contro il ministero per omessa bonifica".
Ad affermarlo è il sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta, in merito alla vicenda riguardante la bonifica e messa in sicurezza di una porzione della maxi discarica dei veleni.
"E' un regalo ad Edison, che sta investendo ingenti risorse sul piano legale per evitare che si crei un precedente per situazioni analoghe - aggiunge il sindaco - ed è in atto uno scontro interno al ministero che è iniziato in seguito all'entrata in carica del ministro Costa".
Marsilio: "Decisione del ministro inaccettabile"
"Non possiamo accettare la decisione del ministro dell'Ambiente che, purtroppo, ha deciso di annullare la gara per la bonifica delle discariche di Bussi dopo un'attesa durata anni. Anni in cui gli abruzzesi hanno atteso che 50 milioni di euro venissero utilizzati per bonificare quei siti inquinati e provvedere alla reindustrializzazione del territorio".
Lo ha affermato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
"Questa notizia farà perdere altro tempo e rischia di sottrarre fondi importanti per la Regione Abruzzo; fondi che sono stati, di fatto, restituiti al Ministero dell'Economia nella presunzione che adesso Edison, siccome ha perso la causa, farà la bonifica dei siti. Purtroppo abbiamo già sentore del fatto che Edison presenterà progetti minimali, non di bonifica integrale e di ripristino in sicurezza del sito. E questo non può accadere. La Regione non accetterà una proposta, come avvenuto in passato, che preveda una copertura, o un semplice tombamento dell'area, che quindi rimarrà per sempre preclusa alla reindustrializzazione e al suo riutilizzo. L'opera di messa in sicurezza deve essere permanente per evitare che tra qualche anno non ci si trovi di fronte a qualche ulteriore problema. La sicurezza del territorio vuole dire togliere quei veleni, conferirli nelle discariche autorizzate e utilizzare i trattamenti necessari a sterilizzarne la pericolosità. Questo passo indietro è molto grave e la Regione Abruzzo sarà al fianco del Comune di Bussi, che ha annunciato ricorsi e querele, in questa battaglia. Ho già parlato con il sindaco e con la comunità di Bussi e continueremo a portare avanti le legittime rivendicazioni del territorio per ottenere la bonifica e la sanificazione dell’area. Purtroppo devo registrare - ha concluso il presidente Marsilio - che quando un anno e mezzo fa il Ministro Costa venne a Bussi con gli esponenti del suo partito promise l’inizio delle opere di bonifica e che quei 50 milioni sarebbero stati utilizzati per dare risposte ai cittadini. La realtà oggi è sotto gli occhi di tutti".
De Santis, Forum H2O: "Atteggiamento ministero inspiegabile"
“Il ministero dell’Ambiente non sta perseguendo l’interesse della bonifica del sito inquinato di Bussi e il rischio, a questo punto, è da una parte che si finisca per accantonare il progetto originario di bonifica, per abbracciarne uno nuovo meno incisivo, e dall’altro che la ditta aggiudicataria dell’appalto, in caso di annullamento della gara, si rivalga sul ministero, con un ingente dispendio di risorse per la collettività”.
Anche Augusto De Sanctis, del Forum H2o, commenta la notizia diffusa dal sindaco di Bussi, circa l’intenzione del ministero dell’Ambiente di annullare la gara d’appalto per la bonifica delle aree 2A e 2B del sito inquinato di Bussi, la cui aggiudicazione definitiva risale al febbraio 2018.
"E’ da diversi mesi che la dirigenza del ministero paventa l’annullamento della gara sulla base del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici”, prosegue De Sanctis ”un parere che peraltro non si oppone all’affidamento, ma si limita ad evidenziare alcune criticità del progetto, risolvibili con delle varianti”.
L’esponente del Forum H2o aggiunge che “occorre fare presto, perché ogni giorno che passa quelle sostanze inquinanti continuano a produrre effetti nefasti sull’ambiente circostante” e mette in guardia dal rischio di “tornare a progetti di bonifica insufficienti, come quello del tombamento, contro cui all’epoca ci opponemmo duramente, tanto che anche il commissario Goio ritenne necessario optare per progetti più incisivi, che passassero per la rimozione delle sostanze inquinati”. In conclusione De Sanctis fa sapere che “è inspiegabile l’atteggiamento di opacità del ministero, che non ci fornisce gli atti relativi alla gara, nonostante anche l’Anac sia stato sancito il nostro diritto a consultarli”.
Marcozzi (M5S): "Ennesima figuraccia di Marsilio e Lagatta"
"I chiarimenti del Ministero dell'Ambiente in merito vicenda della bonifica delle aree esterne alla Solvay nel SIN di Bussi sanciscono l'ennesima figuraccia a cui le istituzioni del nostro territorio, col presidente di Regione Abruzzo Marsilio, l'assessore regionale Campitelli e il sindaco del Comune Lagatta in testa, espongono non solo loro stessi, ma di riflesso anche i cittadini di Bussi sul Tirino e gli abruzzesi tutti. È per me incomprensibile vedere come questi politici, con responsabilità di governo territoriale, insistano a sposare un progetto lacunoso e incompleto".
Ad affermarlo è il capogruppo M5S in consiglio regionale Sara Marcozzi.
"Ricordano in ogni occasione le lungaggini burocratiche del passato, ma tacciono miseramente sul fatto che portare avanti un iter così strutturato porterebbe ad altri mesi, se non anni, di attesa per l'inizio della bonifica. E questo sì che sarebbe un danno incalcolabile per la nostra terra. Una bagarre portata avanti con quotidiani attacchi al Ministero dell'Ambiente, costretto a rispondere al Sindaco di Bussi (difeso a spada tratta dalla Giunta regionale) ricostruendo la vicenda carte alla mano, e confermando ciò che anche noi abbiamo ribadito la settimana scorsa. Ho provato più volte a ricordare alle Istituzioni abruzzesi quali problematiche ci siano in questo progetto, ma è difficile far cambiare idea a chi, anche di fronte alla verità, preferisce proseguire sulla strada dell'attacco pretestuoso, atteggiamento poco consono a chi deve amministrare il territorio".
Acerbo: "Ministro Costa e governo scippano Abruzzo, Marcozzi difende l'indifendibile"
"Il ministro Costa e il governo si schierano come temevamo di fatto a favore della Edison che è stata condannata a pagare la bonifica e ha interesse a un progetto che costi poco e che non preveda la rimozione dei rifiuti tossici. Il ministro azzera il lavoro di anni senza avere neanche consultato Regione, Provincia, Comune di Bussi e associazioni ambientaliste. Poi si scippano pure i fondi stanziati per la bonifica e la reindustrializzazione.
E' incredibile che la consigliera Marcozzi faccia da portavoce del Ministro difendendo l'indifendibile invece di dare voce all'Abruzzo".
A dichiararlo, in una nota, è il segretario nazionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo.