Sabato, 19 Aprile 2014 18:00

Ombrina, Medoil Gas annuncia ricorso in Consiglio di Stato. Acerbo: "Intervenga il Governo"

di 

Il progetto Ombrina Mare "non è compromesso, sono state già avviate le procedure per la richiesta dell'Autorizzazione Integrata Ambientale".

Affatto sfiduciata dalla recente sentenza sfavorevole del Tar del Lazio, che non ha accolto il ricorso finalizzato all'ottenimento del decreto VIA senza l'obbligo di preventivo ottenimento dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia), la Medoil Gas - titolare della concessione per la ricerca petrolifera al largo delle coste abruzzesi dal 2005 - tira dritto per la sua strada.

La società "per difendere i principi di certezza del diritto nei confronti dei propri azionisti internazionali" ha annunciato l'intenzione di "riservarsi di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar". A sentire i vertici della società, la decisione del Tribunale amministrativo "non incide sull'iter autorizzativo del progetto, avendo Medoilgas Italia già quasi ultimato gli studi propedeutici all'avvio della procedura di Aia a cui non ha mai pensato di sottrarsi".

"Ombrina - ha precisato Sergio Morandi, amministratore delegato di Medoilgas Italia - è un progetto sicuro, compatibile con l'ambiente, in grado di portare sviluppo al territorio e di contribuire ad una maggiore indipendenza energetica dell'Italia".

La compagnia era ricorsa ai giudici amministrativi ritenendo contraddittorie due diverse comunicazioni ricevute dal ministero dell'Ambiente: la prima, dell'ottobre 2012, in cui si diceva che la Via non necessitava di Aia anche per non dare luogo a un aggravio procedimentale in contraddizione con le norme sulla semplificazione; la seconda, del luglio 2013, in cui si affermava il contrario, ovvero che per il rilascio del Valutazione Integrata Ambientale era necessario il preventivo completamento della procedura Aia.

Stando al parere dei giudici, il comportamento del ministero dell'Ambiente, guidato all'epoca da Andrea Orlando, sarebbe stato corretto. Secondo il Tar, inoltre, la zona interessata dal progetto rientra in una zona sottoposta a tutela quale "bene culturale primario", in base a una legge della regione Abruzzo. Si tratta della legge n.93 del 1994, che tutela "i trabocchi e il loro intorno, compreso il tratto di mare che concorre a formare il quadro di insieme".

Questa disposizione, scrivono i giudici, "non può ritenersi non entrata in vigore in ragione della mancanza della perimetrazione" del Parco Trabocchi.

Considerazioni che, da quanto trapela dalla società, non rientrano nella valutazione del ricorso.

La serenità della Medoil Gas, evidentemente, viene anche dal "costante dialogo con il Governo italiano e altri attori chiave per trovare una soluzione per il progetto al di fuori dei tribunali", così come si legge a pagina 65 del report annuale della società. "Provate a rileggere in sequenza le dichiarazioni dell'Amministratore Delegato di Medoilgas, Bill Higgs, quelle del Ministro Guidi e, infine, nuovamente quelle di MOG, rese note subito dopo la pubblicazione della sentenza del Tar Lazio sfavorevole alla compagni inglese", sottolinea il consigliere regionale e candidato alla presidenza della Regione Abruzzo, Maurizio Acerbo.

Ve le proponiamo:

  • 24 febbraio 2014. Bill Highs parla agli azionisti di MOG: "La Società è in costante dialogo con il Governo italiano e altri stakeholder chiave per cercare risoluzione su una via da seguire per il progetto al di fuori dei tribunali";
  • 27 marzo 2014. Il Ministro Guidi audita dal Parlamento: " Guardate, io qualche giorno fa ho avuto modo di incontrare l'Amministratore Delegato di una grossa compagnia, che mi diceva che ha più o meno 4 miliardi di euro di investimenti totalmente privati bloccati in una regione del Sud Italia dove, come dire, vorrebbero procedere a fare …";
  • 17 aprile 2014. L'Amministratore Delegato di Medoilgas, Bill Highs, nel commentare la sentenza del Tar: "Siamo ovviamente delusi per la sentenza ma, nell'eventualità di un tale risultato, avevamo già lavorato duramente nel frattempo per svolgere le attività necessarie per completare la presentazione dell'AIA. In questo momento è difficile prevedere quanto tempo occorrerà al Ministero per valutare la richiesta di MOG e siamo ansiosi di lavorare a stretto contatto con il Ministero per ottenere l'approvazione a tempo debito".

"Intanto, su un portale britannico dedicato ad un pubblico di investitori - svela Acerbo - martedì 15 aprile, c'era già qualcuno, evidentemente ben informato (da chi?), che aveva previsto che la sentenza del Tar Lazio sarebbe stata pubblicata due giorni dopo, e cioè giovedì 17. E così è stato".

E' chiaro che per Medoilgas la sentenza del Tar Lazio rappresenta solo un incidente di percorso. Dunque, incalza Acerbo, "consapevoli, ancor più di prima, del fatto che il pronunciamento del Tar non impedirà a Medoilgas di tentare di portare al termine Ombrina ma che, al contrario, indurrà la compagnia britannica ad intensificare le pressioni sul Governo e sui Ministeri Ambiente e Sviluppo Economico per ottenere la concessione ad estrarre, chiediamo ai Parlamentari abruzzesi ed al Sottosegretario all'Economia con delega al CIPE, Giovanni Legnini, ciò che il coordinamento nazionale No Triv e gli ambientalisti chiedono da un anno e mezzo a questa parte: esercitare ogni pressione possibile sul Governo affinché con decreto legge si cancelli immediatamente l'art. 35 del Decreto Sviluppo".

Articoli correlati (da tag)

Chiudi