Ancora pochi giorni e si saprà l'esito del bando di gara per l’affidamento della nuova gestione del complesso di Verdeaqua, chiuso ormai dal lontano ottobre 2018.
L’amministrazione comunale sta già preparando un piano B nel caso in cui l’appalto – come paventato a più riprese dalla Cgil – dovesse andare deserto.
L’affidamento, infatti, non prevede solo la gestione ventennale del centro sportivo – che comprende piscina, campi da calcetto, bar e pista di pattinaggio - a un canone di 18 mila euro annui. Il soggetto subentrante dovrà pagare di tasca propria anche gli interventi di riqualificazione, quantificati in 598 mila euro (ma con Iva e oneri di sicurezza si superano i 658 mila), e corrispondere al Comune ulteriori 100 mila euro all’anno per l'estinzione della quota residuale del mutuo (1,7 milioni) contratto dal vecchio gestore (Verdeaqua Smile) grazie a una fiudeiussione firmata, vent’anni fa, proprio dall’amministrazione. In più dovrà riassumere, in virtù della clausola sociale inserita nel capitolato, i 18 ex dipendenti della Verdeaqua Smile, sotto Naspi da marzo 2019. Tutte condizioni oggettivamente onerose.
C’è poi da valutare un’altra incognita. Il bando del Comune era stato predisposto prima dell’emergenza Covid, anche se poi la pubblicazione è slittata a giugno. Gli effetti del lockdown potrebbero aver scoraggiato aziende o società potenzialmente interessate a partecipare dal rispondere, in attesa di tempi migliori.
Per questo, nell’eventualità in cui non dovessero arrivare offerte, l’assessore allo Sport Vittorio Fabrizi sta valutando un’uscita di sicurezza, che potrebbe consistere o in una revisione del bando – che potrebbe essere ripubblicato “ripulito” della parte relativa alla restituzione del mutuo – o nello scorporo degli interventi di ripristino, che a quel punto finirebbero per essere effettuati direttamente dal Comune.
Lelio De Santis: "Impianto Verdeaqua, esempio di lentocrazia della giunta Biondi"
"Dopo due anni di molte parole e di pochi atti concreti, il bando per l’affidamento della gestione dell’impianto sportivo di Verdeacqua, approvato con delibera n.561 di novembre 2019 e pubblicato a Giugno, rischia di andare deserto, per stessa ammissione degli Uffici e dell’Assessore. Ci si accorge ora che forse il Bando è mal costruito e prevede condizioni e requisiti incompatibili con una gestione efficiente e remunerativa. Ci sono voluti, quindi, due anni per far comprendere alla Giunta comunale che la strada imboccata era irta di difficoltà e che forse le proposte di alcuni Consiglieri di opposizione erano meritevoli di attenzione. Un mio ordine del giorno invitava il Sindaco e l’Assessore al ramo dell’epoca a realizzare direttamente i lavori di adeguamento dell’impianto, stimati dall’ufficio in 200.000 euro e poi espletare la gara ad evidenza pubblica solo per la gestione. Il Comune avrebbe agito con tempestività, avrebbe risparmiato tempo e danaro ed avrebbe potuto pretendere poi condizioni di gestione e tariffe più vantaggiose per gli utenti e per le famiglie. La visione arrogante dell’azione amministrativa, che rifiuta a priori il contributo delle minoranze- salvo poi strumentalizzare politicamente il conseguente voto contrario- si sta rivelando dannosa per l’Ente e soprattutto per i cittadini. Infatti, la città è stata privata da oltre due anni di un impianto sportivo frequentato da mille giovani e 40 addetti hanno perso il lavoro che, nonostante la clausola sociale prevista dal bando, rischiano di non ritrovarlo più. E quanto accaduto è ancora più grave in una città dove le strutture sportive sono poche e malmesse, mancando da anni un’attenzione adeguata al settore dello sport e dell’impiantistica sportiva. Ma evidentemente al Sindaco interessa più esercitare il ruolo di Dirigente politico del suo Partito che seguire l’attività amministrativa ed accelerare gli atti per dare risposte alle esigenze dei cittadini. D’altra parte da 15 giorni, con tutti i problemi irrisolti sul tappeto, la maggioranza di centrodestra si trastulla in un lotta intestina per la supremazia politica in città ed in Regione, dimenticandosi degli impegni amministrativi assunti con il programma di mandato del Sindaco".