La commissione Bilancio ha dato il via libera alla delibera con il nuovo capitolato di gara e il nuovo piano di gestione per l’affidamento di Verdeaqua, il complesso sportivo chiuso dall’ottobre 2018.
Il testo licenziato dalla giunta è stato approvato dalla commissione senza emendamenti. Ora dovrà essere portato in consiglio - passaggio che potrebbe avvenire già entro la fine di agosto – e, una volta ottenuto il sì dell’aula, potrà essere trasmesso alla Cuc, la centrale unica di committenza, per la pubblicazione del bando.
L’obiettivo, naturalmente, è non ripetere il flop dello scorso anno, quando la gara andò deserta.
Proprio per scongiurare un nuovo buco nell’acqua, è stata stralciata la restituzione della fideiussione da 1 milione e 700 mila euro firmata a suo tempo dal Comune a garanzia del mutuo contratto dal vecchio gestore, la cooperativa sociale Verdeaqua Smile, con il Credito Sportivo. Un fardello che il vecchio capitolato caricava tutto sulle spalle del nuovo affidatario, sotto forma del pagamento di 100 mila euro l’anno in aggiunta al canone concessorio.
Per il resto, è stato confermato, grosso modo, l’impianto del vecchio bando: una gestione dalla durata ventennale, a un canone annuo che partirà da 18 mila euro, importo messo a base d’asta, soggetto, dunque, ad aumento in sede di gara. La concessione riguarderà tutto il complesso, ossia la piscina, i tre campi coperti polivalenti, la palestra, la pista di pattinaggio e il bar.
Rimane invariata anche la parte relativa ai lavori di ripristino, che dovranno essere pagati dal vincitore del bando. Il costo complessivo degli interventi è stato valutato, al termine di una perizia redatta da un tecnico nominato dal Comune, in 598 mila euro, che con l’Iva salgono a 658 mila.
Il progetto esecutivo, è scritto nel capitolato, dovrà essere presentato al Comune dal vincitore del bando entro 30 giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione definitiva. 30 giorni è anche la scadenza entro la quale dovranno iniziare i lavori dalla data di approvazione del progetto esecutivo. La durata massima degli stessi, invece, non potrà superare i tre mesi.
Confermata anche la clausola sociale per la riassunzione degli ex dipendenti della Verdeaqua Smile. Si tratta di 9 lavoratori – ma in principio erano 18: la metà ha scelto nel frattempo di trovarsi un’altra occupazione – che, dalla scorsa primavera, non usufruiscono più di nessun ammortizzatore sociale o indennità di disoccupazione.
Basteranno le modifiche apportate al capitolato di gara e al piano economico-finanziario (redatto da una società esterna) a rendere il nuovo bando più appetibile del vecchio? La sola eliminazione della fideiussione sarà sufficiente ad attrarre soggetti disposti a investire?
Chi è del settore qualche dubbio lo nutre. Nella parte del capitolato che riguarda i lavori, per esempio, si parla solo di opere di adeguamento e messa a norma degli impianti tecnologici ma non di interventi sulle strutture. Ma per rimettere in funzione un complesso che è chiuso e completamente inutilizzato da tre anni e che in questo lasso di tempo avrà sicuramente subito danni e ammaloramenti, servirà, forse, molto di più.