"Riteniamo la decisione di riportare i bambini della scuola materna nell'edificio di Civitatomassa, in via Aldo Moro n.6, inconcepibile, dissennata e contro ogni logica di buona amministrazione".
Ad affermarlo è un gruppo di genitori di Scoppito.
"Ricordiamo a tutti che nel 2017, a seguito degli eventi sismici, diverse famiglie si allarmarono a causa di alcune crepe visibili anche ad occhio nudo e chiesero immediatamente lo spostamento degli studenti dalla scuola di Civitatomassa verso altri stabili più sicuri. Dopo numerose proteste e diverse assemblee, fu concesso lo spostamento e, da allora, l'edificio di Civitatomassa non è stato più adibito a scuola. Non capiamo perciò come sia possibile ad oggi pensare di riportare i bambini della scuola materna all'interno dello stesso edificio abbandonato nel 2017 a causa del sisma".
Le crepe del terremoto sono lì e sono ancora ben visibili, affermano i genitori. "Dalle poche informazioni che abbiamo, lo stabile ha addirittura 60 anni e una sua ala (quella con la crepa) non è stata oggetto neanche dei lavori di miglioramento sismico avvenuti nel 2008. In questi giorni, inoltre, abbiamo notato delle persone che stanno lavorando nello stabile portando all'esterno del materiale edile, non è presente però nessun cartello che indichi i lavori in corso e nessuna perimetrazione dell'area di cantiere".
Dalle voci che girano in paese, "visto che sul sito del Comune non ce n'è traccia - aggiungono i genitori - abbiamo appurato che i lavori sono effettuati da una ditta locale e non riguardano nessun miglioramento sismico dell'ala che presenta la crepa. Ci chiediamo inoltre se la ditta che sta facendo i lavori si occupi anche di ammodernare gli impianti ed i servizi per ospitare i bambini perchè purtroppo all'Aquila non c'è solo il COVID. Speriamo che prima del rientro in classe si possa tornare indietro da questa scelta illogica e mettere i bambini in un luogo diverso, moderno e più sicuro".