Mercoledì, 26 Agosto 2020 15:48

Riapertura delle scuole, situazione preoccupante. I sindacati: "Su trasporti, edilizia e organici mancano ancora risposte concrete". Marsilio: "Servono indirizzi precisi". E propone il rinvio a dopo le elezioni

di 

Si sono svolti ieri due importanti incontri per fare il punto sulla ripartenza della scuola in Abruzzo.

Nel primo, convocato la mattina ed aggiornato al pomeriggio, alla presenza dei componenti del tavolo operativo (rappresentanti della Regione e degli Enti locali, della protezione civile, della Croce Rossa, dei genitori e degli studenti) si è discusso sulla situazione relativa all’edilizia scolastica, ai trasporti e al protocollo sanitario da attuare nelle scuole. Nel secondo, svoltosi tra le organizzazioni sindacali, i Dirigenti degli ATP provinciali e il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, si è fatto il punto sulla situazione relativa all’organico aggiuntivo attribuito all’Abruzzo, che verrà a sua volta ripartito tra diversi territori.

Ed il quadro che ne viene fuori, a distanza di meno di una settimana dalla ripresa delle attività didattiche e a circa due settimane dall’inizio delle lezioni, è davvero preoccupante.

Lo denunciano i sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal.

"Dall’incontro - spiegamo - non sono emerse risposte puntuali sulle questioni critiche evidenziate in queste settimane. Ed in particolare i trasporti: la situazione, al momento, è allarmante. Con le regole attuali, circa le metà degli studenti pendolari rischierebbe di restare a piedi: un dato grave, che manifesta anche l’assenza di una cabina di regia regionale sul tema. Al tavolo era presente solo il rappresentante di Tua, che ha crudamente rappresentato l’impossibilità di trasportare tutti gli alunni stante le attuali indicazioni relative al distanziamento. Giova ricordare che la TUA rappresenta appena il 60% del trasporto scolastico regionale, ma le medesime criticità interessano anche le ditte che assicurano il restante 40%. Si sono paventate soluzioni condivise - sottolineano i sindacati - ma quello che abbiamo sottolineato è il ritardo con cui si sta intervenendo su tale situazione".

Quello dei trasporti è uno snodo cruciale per garantire la sicurezza dei ragazzi dal momento in cui escono di casa per raggiungere la scuola. "Ci sono ancora troppe incertezze su questo aspetto, e ciò pregiudica la possibilità delle scuole di organizzare la didattica e garantire eventuali scaglionamenti degli ingressi", aggiungono i sindacati.

Nei prossimi giorni, su sollecitazione del Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, verranno convocati tavoli specifici su scala provinciale cui parteciperanno i dirigenti degli Ambiti, i dirigenti scolastici ed i rappresentanti delle ditte dei trasporti, così da monitorare la situazione.

Meno drammatica la situazione che attiene all'edilizia scolastica. "I rappresentanti degli Enti Locali ci hanno assicurato che i lavori per l’adeguamento e il reperimento degli spazio sono in corso, e si sono impegnati a risolvere tutte le situazioni più critiche prima della ripartenza delle lezioni", hanno confermato i sindacati. "Allo stato attuale, però, si tratta di semplici parole, senza riscontri oggettivi: abbiamo chiesto pertanto, in occasione dei prossimi incontri del Tavolo operativo, un monitoraggio puntuale sullo stato di avanzamento dei lavori e sulle criticità rilevate".

E poi gli organici: "la distribuzione dei fondi nazionali finalizzati all’organico aggiuntivo per la regione Abruzzo risulta insufficiente, come da noi più volte sottolineato" hanno tenuto a ribadire Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal. "Ricordiamo che alla nostra regione sono stati attribuiti in totale 17.366.798 euro, che sono stati poi ripartiti a livello provinciale in base al numero degli alunni ed alle richieste delle scuole; tali richieste, però, con le risorse attuali rischiano di rimanere in larga parte inevase: dei circa 2.000 posti in più, richiesti dalle istituzioni scolastiche, solo il 40% potranno essere coperti. Per far fronte all’emergenza, è necessario che arrivino altre risorse dal decreto Agosto, che stanzia 1 miliardo di euro a favore del sistema d’istruzione. La ripartizione di tali risorse non deve vedere la nostra regione ulteriormente penalizzata, per cui è necessario che tutti, ciascuno per le proprie competenze, rappresentino al MIUR le legittime aspettative della scuola abruzzese".

Ma non basta: per la ripresa in sicurezza delle attività didattiche, c'è la necessità di intervenire con l’attribuzione di ulteriori deroghe per il Personale ATA; allo stato sono state confermate quelle dell’anno scorso, "che però non risultano sufficienti a garantire le richieste e le esigenze manifestate dalle scuole".

Visto l’esito degli incontri, le organizzazioni sindacali hanno inteso, dunque, rappresentare una forte preoccupazione per l’enorme carico di responsabilità che rischia di essere scaricato sulle istituzioni scolastiche. "Se non arriveranno per tempo adeguati organici aggiuntivi, se non termineranno gli interventi urgenti sull’edilizia scolastica e se non ci sarà una decisa svolta sui trasporti, le scuole avranno molte difficoltà ad organizzarsi per assicurare l’apertura il 14 settembre nel pieno rispetto dell’attuale protocollo sicurezza e delle indicazioni contenute nel Documento del Comitato Tecnico Scientifico. Far ripartire le attività scolastiche in presenza è l’obiettivo per il quale da mesi stiamo lavorando".

Non siamo 'sabotatori', la stoccata dei sindacati in risposta alle parole dei giorni scorsi della ministra Azzolina: "siamo convinti che il diritto all’istruzione meriti di essere considerato da tutti un’assoluta priorità, da sostenere con forza non a parole, ma attraverso una politica di forte e significativo investimento, ancor più nel momento in cui è indispensabile adottare particolari modalità organizzative a tutela della salute dell’intera comunità sociale, non solo di quella scolastica. Non è il momento delle polemiche, dei rimbalzi di responsabilità, ciascuno faccia quello che gli compete: il Governo e il MIUR assicurino le risorse di cui la scuola abruzzese ha bisogno, la Regione, le Province ed i Comuni si facciano carico dei problemi denunciati. La scuola è interesse comune, non diventi terreno di scontro politico".

Il governatore Marsilio: "Servono indirizzi precisi"

"Sulla riapertura delle scuole, le Regioni hanno parlato chiaro e detto per l’ennesima volta al Governo che in queste condizioni non è possibile assicurare il servizio, soprattutto quello di trasporto. Non si tratta di pregiudizio di ‘parte’: a farsi portavoce delle criticità sono stati i Presidenti e gli assessori delle Regioni governate dal Pd (Emilia-Romagna, Campania, Toscana, Puglia…), non solo quelli di centrodestra".

E' la presa di posizione, l'ennesima, del presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, Marco Marsilio.

"Sul trasporto pubblico e scolastico c’è stato un’ulteriore rinvio a venerdì pomeriggio, con una riunione specifica dopo la Conferenza Unificata che approverà il documento sulla riapertura delle scuole che è stato illustrato oggi. Ma se il Governo non darà al Comitato tecnico-scientifico degli indirizzi precisi (invece di scaricare la responsabilità di rendere decisioni operative alle Regioni, come si è fatto quasi sempre finora), non saremo in grado di assicurare la mobilità per il numero necessario. Sempre ammesso che le ‘rassicurazioni’ fornite oggi da Azzolina e Arcuri sul personale aggiuntivo e sui banchi e le mascherine in distribuzione verranno confermate, nei tempi e nelle quantità, dai fatti. Noi continuiamo a collaborare con il Governo per rendere possibile l’apertura in sicurezza delle scuole, ma la confusione con cui ci si avvicina al 14 settembre rende sempre più complicato l’obiettivo".

Dunque, Marsilio ha aggiunto: "Penso che se invece di incaponirsi su una data, che ha ormai il sapore di una ‘bandiera’ politica, il Governo ascoltasse Regioni ed Enti locali, potremmo arrivare all’apertura qualche giorno dopo (come proposto anche da Anci Abruzzo), con una maggiore organizzazione e minori costi di sanificazione dovuti al turno elettorale del 20-21 settembre".

Durante la riunione, Marsilio ha sollecitato il Ministro Boccia ad affrontare anche il tema dell’attuazione della Rete Covid: "sono ormai settimane che il Ministero le ha approvate, ma siamo fermi e non possiamo fare i lavori per potenziare terapie intensive e pronto soccorso perché i fondi e i poteri sono nella disponibilità del Commissario straordinario. Rischiamo di perdere altro tempo e di trovarci impreparati di fronte a un’eventuale seconda ondata, mentre abbiamo passato l’estate a discutere di discoteche e di come restare a un metro di distanza dentro un autobus. Boccia, Arcuri e Bonaccini si sono impegnati a convocare una riunione con le Regioni per assumere le decisioni che servono". 

Articoli correlati (da tag)

Chiudi