L'Abruzzo, a partire da domenica prossima, sarà in zona arancione.
Lo ha confermato nel pomeriggio il presidente della Regione Marco Marsilio.
"Il ministro Speranza" ha spiegato Marsilio "mi ha comunicato che la Regione Abruzzo sarà arancione, come gran parte del territorio nazionale. Nonostante la Cabina di regia abbia registrato impatto basso, probabilità moderata, nessuna allerta, livello di rischio complessivo moderato, l'indice RT a 1,12 (praticamente allineato alla media nazionale) porta l'Abruzzo in arancione a partire da domenica. Purtroppo, la nuova soglia più restrittiva recentemente approvata dal Governo produce questo risultato".
Torneranno quindi a chiudere bar e ristoranti che potranno lavorare soltanto con l'asporto asporto; i bar, tra l'altro, con la ulteriore limitazione fino alle ore 18.
Per questo, Marsilio ha voluto rinnovare "con ancora maggior vigore" la richiesta al Governo "di fare presto con gli indennizzi, altrimenti queste nuove restrizioni rischiano di trasformarsi in una mazzata mortale per interi settori. Stesso discorso per la filiera del turismo invernale, colpito dallo spostamento al 15 febbraio della riapertura, cosa che per molti impianti vuol dire di fatto aver perso l'intera stagione o quasi".
Per le scuole nessun cambiamento: continueranno a fare la didattica a distanza al 50% come avviene già da lunedì.
Oltre all'Abruzzo, in zona arancione finiranno Calabria, Emilia, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d'Aosta e infine il Veneto. Restano invece gialle Basilicata, Campania, Molise, Provincia Trento, Sardegna e Toscana. Lombardia, Sicilia e Provincia di Bolzano saranno inserite in fascia rossa.
Cosa si può fare e cosa è vietato in zona arancione
- Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all'interno del proprio Comune. Saranno comunque consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia
- Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre.
- Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
- Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.