Mercoledì, 10 Febbraio 2021 15:19

Ricostruzione, Biondi incontra precari Usrc per stabilizzazioni. Sottoscritto documento ma la Cgil non firma: ecco perché

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Nella serata di ieri si è svolta una riunione, in video conferenza, convocata dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, su richiesta dei lavoratori dell’Usrc, per individuare un percorso che porti alla loro stabilizzazione così come già sta accadendo per il personale precario dell’ente comunale e dell’Usra.

Al termine dell’incontro, cui hanno partecipato lavoratori, sindacati e rappresentanti dei sindaci del cratere, è stato sottoscritto un documento con cui si chiede al presidente della Regione e ai parlamentari eletti nel collegio Abruzzo, ognuno per le rispettive competenze, di sollecitare il dipartimento della Funzione pubblica a dare immediata attuazione all’articolo 57 del decreto legge del 14 agosto 2020 (norma che successivamente è stata modificata per individuare la copertura finanziaria ed è stata approvata con la legge di bilancio dal Parlamento a dicembre).

"Il 10 novembre scorso il Comune, così come previsto nel decreto Agosto, ha formulato la ricognizione delle somme necessarie per attivare i processi di assunzione a tempo indeterminato per 52 unità di personale attualmente stipendiate dal Comune dell’Aquila (39 presso l’ente stesso, 13 in capo all’Usra) ed è pronto a dare seguito alle procedure di stabilizzazione secondo quanto previsto nel piano assunzionale 2021-2023 – spiega il sindaco – Abbiamo già comunicato formalmente di essere pronti a ricoprire il ruolo di soggetto attuatore anche per la stabilizzazione del personale, 20 unità, in servizio all’Usrc, purché vengano assegnati i fondi necessari".

Si tratta, infatti, di persone in servizio presso il Comune di Fossa, le cui strutture tecnico-amministrative e le capacità in termini di risorse finanziarie non sono adeguate per procedere alle stabilizzazioni. "Pertanto, il Comune dell’Aquila è pronto ad assumere questo personale precario che, comunque continuerà a lavorare negli uffici dell’Usrc o degli enti cui sono assegnati sino al termine dei processi di ricostruzione. Gli stessi precari Usrc, con una nota, hanno condiviso la strategia e sottoscritto l’accordo insieme alle sigle sindacali partecipanti all’incontro - meno che Cgil e Ugl - che, come questa amministrazione, sono impegnate nella lotta al precariato e intendono garantire un futuro sereno a donne e uomini che da anni contribuiscono alla rinascita dei territori colpiti dal sisma 2009".

Il documento è stato sottoscritto, oltre che dai precari Usrc e dal sindaco Biondi, da Paolo Federico, coordinatore area omogenea numero 6 con delega al Personale, Giuliana Vespa-Cisal Fpc L’Aquila, Michele Tosches-Cisl Fp Abruzzo e Molise, Fabio Frullo-Confsal L’Aquila, Clara Ciuca-Uil Segreteria regionale, Daniele Mingroni-Uil Fpl L’Aquila.

La Cgil non firma: ecco perché

Come detto, la Cgil - così come l'Ugl - ha deciso di non firmare il documento.

E spiega il motivo in una nota inviata a Biondi, firmata dal segretario generale Fp Cgil Abruzzo Molise Anthony Pasqualone e dal coordinatore regionale FF.LL Fp Cgil L’Aquila Luca Fusari.

"Egregio Sindaco - si legge - purtroppo il poco tempo a disposizione sul documento proposto, inviato alle ore 19 di martedì sera e per il quale si è richiesto la sottoscrizione entro le ore 10 di mercoledì, non ci ha consentito di risponderle prima. D’altronde, l’importanza del documento stesso richiedeva un’attività di elaborazione, di analisi e di valutazione che non poteva certo concludersi nel poco tempo concesso".

Nel merito, nel rimarcare l'impegno storico della Cgil per la definizione positiva della ormai annosa vertenza del personale precario della ricostruzione, il sindacato ha inteso formulare alcune osservazioni puntuali:

1) L’ istanza di finanziamento per la stabilizzazione del personale precario, ancorchè inviata entro i termini stabiliti dal DL 104/2020 dal comune dell’Aquila, soggiace alla “riapertura dei termini” disposta dalla legge di bilancio 2021, L.178/2020 art. 1, comma 952, che modifica l’art. 57, comma 3 -bis, del DL 104/2020 fissando la scadenza al 31 marzo 2021. E’ di palese evidenza che solo dopo tale scadenza si provvederà a censire gli enti richiedenti, alla assegnazione delle risorse spettanti e ad emanare il previsto decreto di erogazione delle risorse richieste per la stabilizzazione.

Quindi, la sollecitazione al Dipartimento della Funzione Pubblica a fare presto altrimenti si procede alle assunzioni sulla base delle limitate capacità assunzionali dell’ente è del tutto fuori luogo considerato che è necessario dover attendere la scadenza dei termini suddetti per verificare la conferma o meno del finanziamento.

Chiaramente questa O.S. si impegna a fare tutti i giusti solleciti esperito tale termine.

Inoltre, solo la negazione del finanziamento (eventualità del tutto improbabile atteso la super capacità del finanziamento disponibile: 31 mln e 83 mln di euro) giustificherebbe l’avvio delle procedure di stabilizzazione secondo le proprie capacità assunzionali.

2) Alla luce della vigente legislazione in materia di assunzioni, il Comune dovrebbe avere previsto l’aggiornamento del proprio piano di fabbisogno del personale con le capacità assunzionali “ulteriori” che la citata normativa (DL 104/2020 e L. 178/2020) consente di realizzare. Occorre osservare, tuttavia, che dal richiamo “il comune dell’Aquila procederà comunque all’avvio delle procedure per la stabilizzazione del proprio personale e di quello dell’Usra, per i quali l’amministrazione ha già previsto nel proprio piano assunzionale 2021-2022 il relativo fabbisogno..” mancano i lavoratori dell’USRC oggetto della discussione, poiché non inseriti nel Piano del Fabbisogno e comunque nel Piano assunzionale 2021/2022.

Questo sindacato ritiene, invece, che le procedure di stabilizzazione debbano interessare tutti i lavoratori precari ed una accelerazione non giustificata delle procedure potrebbe rilevarsi non corretta e, conseguentemente, pregiudicare il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori; potrebbe risultare altresì contraria all’indirizzo assunto da codesta amministrazione per la stabilizzazione del personale precario.

3) Inoltre non si comprende, e tanto meno si condivide, la posizione del comune di voler procedere alla stabilizzazione sulla base delle proprie disponibilità finanziarie e secondo il piano di fabbisogno (ad oggi carente di tutti i lavoratori per i quali è stata prodotta istanza da codesta amministrazione) in assenza della sollecita risposta da parte del Dipartimento. Anzi, proprio alla luce delle motivazioni addotte dall’ente circa la stabilizzazione del personale precario (esperienza acquisita, professionalità indispensabili a garantire il buon funzionamento dei servizi e stabilizzazione del personale dell’Usrc in quanto non potrebbero farlo il comune di Fossa ente di piccole dimensioni) si manifesta in maniera palese la necessità di poter ricevere le risorse finanziarie aggiuntive e stabili ( 83 mln di euro dal 2022) stanziate dalla citata legge di bilancio.

4) Altresì, giova evidenziare che le risorse per la stabilizzazione, che verosimilmente si possono rendere disponibili solo dopo il termine del 31 marzo 2021 e tenuto conto dell’iter burocratico per la concreta erogazione, hanno effetto “sterilizzante” ai fini di quanto disposto dall’art. 33 del DL 58/2019 per cui “sollevano” il comune dal cumulare nella spesa del personale tali costi e dalle entrate correnti il finanziamento ricevuto.

Per tali ragioni non comprendiamo le motivazioni che spingono codesto Ente - in virtù di una eventuale non tempestiva assegnazione delle risorse – a rinunciare alla procedura facendo ricadere a carico del bilancio dell’ente le possibili assunzioni previste nel piano di fabbisogno del personale.

Tale posizione sembra ancora più assurda in considerazione del fatto che l’ente fa riferimento alle assunzioni come programma da completare entro il 2022 ed atteso che, tranne eventuali e limitate eccezioni, si tratta di stabilizzazioni dirette senza le lungaggini delle procedure concorsuali.

5) Questa scelta, non condivisa e sbagliata, oltre a negare la stabilizzazione alle lavoratrici e lavoratori che hanno maturato tale diritto, fa perdere al comune dell’Aquila la possibilità di assumere tutto il personale interessato con oneri a carico dello Stato e fa sperperare risorse proprie che potrebbero essere invece utilizzate per ulteriori assunzioni per garantire servizi ai cittadini ed al territorio ed ulteriore sviluppo ed occupazione. Cordiali saluti 

Ultima modifica il Giovedì, 11 Febbraio 2021 12:11

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