Stamane è stato installato l’obelisco al Parco della Memoria di Piazzale Paoli.
Erano presenti il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, l’assessore alle Opere pubbliche Vito Colonna, l'assessore regionale Guido Liris e alcuni familiari delle vittime del terremoto del 2009.
L'obelisco, alto quindici metri, sorge all'interno di una fontana monumentale, in via di ultimazione, dalla geometria piuttosto articolata; l'intervento si inserisce in un più ampio piano di riqualificazione dell'area che circonda Piazzale Paoli.
La scelta del luogo non è casuale: il piazzale, infatti, è ricompreso nell'area delimitata da via XX settembre, via Campo di Fossa e via Luigi Sturzo, ovvero le tre strade in cui è stato registrato il più alto numero di decessi la notte del 6 aprile 2009.
Il ritardo con cui si è proceduto alla realizzazione di un luogo della memoria (in dieci anni la città non è stata in grado di intitolare a chi perse la vita nemmeno una strada o una piazza) è legato a problemi di varia natura. Dopo l'aggiudicazione della gara, indetta nel 2013, la mancanza di coperture economiche certe provocò una prima battuta d'arresto nella realizzazione dell'opera. A ciò si aggiunse l'opposizione dei residenti, che spinsero l'attuale amministrazione a convocare degli incontri con tutte le parti in causa, a seguito dei quali al progetto sono state apportate alcune modifiche. Nello specifico, i cittadini contestavano il fatto che la costruizione dell'opera avrebbe determinato la riduzione del numero dei parcheggi.
In questi anni, il Comitato familiari vitime del sisma, che ha sempre sostenuto il progetto, ha più volte denunciato l'assenza di un luogo dedicato alla memoria. Un monumento necessario, perché parte del bisogno di ricordare le 309 vittime del sisma, ma anche per educare le future generazioni alla culutra della prevenzione.
"Lo sapete, ci siamo tanto battuti in questi anni per il Parco della Memoria, ci tenevamo tantissimo soprattutto per le nuove generazioni: il terremoto l'abbiamo vissuto sulla nostra pelle, e di certo non dimenticheremo mai le nostre perdite, ma è importante che la città possa conservarne una memoria che sia soprattutto monito affinché tragedie come la nostra non si ripetano più", ha spiegato ai nostri microfoni Ilaria Carosi del Comitato familiari delle vittime.
"Finalmente ci siamo", ha aggiunto Antonietta Centofanti. "E' una conquista, faticosa: ci sono state delle polemiche, c'era chi non voleva questo luogo. Pensiamo sia importante, però, che questo pezzo di memoria stia nel cuore della città. Ciò che è accaduto non riguarda soltanto i familiari delle vittime del terremoto ma tutta la città. E' un simbolo, e i simboli sono importanti per mantenere viva la memoria".
Peccato ci siano voluti dodici anni. "Credo che entro un mese, ma dipende dalle condizioni metereologiche, i lavori saranno terminati", ha confermato il sindaco Pierluigi Biondi. "Ci sono da definire alcuni aspetti ma siamo molto avanti: è un momento importante perché l'obelisco rappresenta il tratto distintivo dell'intervento; siamo riusciti a conciliare il progetto originario con alcune perplessità espresse legittimamente dai residenti della zona. E' un luogo che rispetta lo stile dell'area trasformandola in meglio. Questo momento serve a cancellare l'onta per la città di non aver ancora individuato un luogo della memoria. Il fatto che la città riesca finalmente a ricordare anche in forma fisica ciò che è accaduto, speriamo possa essere di conforto ai familiari delle vittime che sanno che non saranno mai dimenticati".
L'opera costerà 421 mila euro, frutto di uno stanziamento di risorse comunali e donazioni effettuate dalla società Eataly (87mila euro) e dalla Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza dell'Aquila.