Non accennano a placarsi le polemiche sul poligono di tiro a San Vittorino.
In attesa dalla sentenza del Consiglio di Stato, a cui il comune di Pizzoli e quello dell’Aquila si sono appellati in seguito alla bocciatura che il Tar ha inflitto a tutto l’iter autorizzativo che i due enti e la Regione avevano adottato per permettere l’apertura di un impianto a gestione privata a pochi passi dall’area archeologica di Amiternum, la vicenda è stata discussa venerdì scorso in commissione Garanzia del consiglio comunale.
Durante la seduta, sono stati auditi Fabrizio De Meo, presidente dell’associazione per la tutela di S. Vittorino Amiterno, l’assessore all’Ambiente e il dirigente dell’Avvocatura del Comune dell’Aquila, rispettivamente Fabrizio Taranta e Domenico de Nardis, e il sindaco di Pizzoli Gianni Anastasio.
Taranta ha chiarito che se il Commissario regionale degli usi civici dovesse attribuire la proprietà dei terreni al Comune dell’Aquila, "sarà il consiglio comunale a decidere sia sulla destinazione d’uso che sul canone concessorio. Non c’è nessun automatismo sul rinnovo della convenzione allo stesso canone, non è vero che il Comune voglia scendere quei terreni. Non è detto che la convenzione continuerà alle stesse condizioni, sarà il consiglio a esprimersi su questo".
All'assessore ha replicato duramente l'avvocato Fausto Corti: "Taranta non ha detto la verità", l'affondo; "come emerge dalla delibera di n. 134/2020 - ha spiegato il legale - la Giunta comunale ha già stabilito che, nel caso in cui verrà riconosciuta la titolarità sull'area del Comune dell’Aquila, la attuale concessione proseguirà in capo all'Amiternum Academy fino alla sua naturale conclusione, come peraltro formalizzato dalla intesa sottoscritta il 2 marzo 2020 dal sindaco Pierluigi Biondi".
L’assessore Taranta ha partecipato alla approvazione della delibera di Giunta n. 134/2020 - ha proseguito Corti - sicché "sa perfettamente come stanno le cose, ma ha scelto consapevolmente di non dire la verità riferendo sulla vicenda in una sede istituzionale ai rappresentanti della nostra comunità. In una Città e in un Paese normale sarebbe egli stesso a trarne le debite conclusioni e togliere spontaneamente l’incomodo. Inutile dire che non accadrà".
A stretto giro la risposta dell'assessore. "L’avv. Fausto Corti mi accusa di non aver detto la verità sulla questione del poligono di tiro di San Vittorino? Ebbene, all’avvocato Corti - nonostante la professione che esercita - sfuggono un bel po’ di cose. Prima tra tutte: il sottoscritto non ha mai mentito, tanto meno sulla questione in argomento, ed ha sempre agito secondo coscienza".
Per agevolarlo nella comprensione della delibera di Giunta Comunale n. 134/2020 che lui cita - aggiunge Taranta - "insieme alle calunnie nei miei confronti, riporterò integralmente e fedelmente quanto ivi disposto al punto 4.: “Che qualora all’esito del suddetto giudizio il Comune dell’Aquila dovesse risultare proprietario del fondo de quo, di impegnarsi a mantenere piena validità all’iter istruttorio avviato dal Comune di Pizzoli e finalizzato al mutamento di destinazione d’uso e successiva concessione in favore dell’Associazione sportiva dilettantistica Amiternum Academy, fatta salva diversa statuizione del Commissario.” Ed anche quanto convenuto tramite l’intesa sottoscritta con il Comune di Pizzoli, allegata alla su citata delibera di giunta comunale, che così recita al punto 3.: “I Comuni inoltre, consapevoli che tale autorizzazione della Regione Abruzzo è propedeutica al rilascio di un provvedimento di Rinnovo di Concessione di area da parte del Comune di Pizzoli nei confronti dell’Associazione AMITERNUM ACADEMY, s’impegnano, tra di loro, e nei confronti della Regione Abruzzo Servizio Usi Civici, a recepire senza contestazione alcuna tale Concessione di area, la quale proseguirà regolata dall’atto comunale del Comune di Pizzoli fino a diversa decisione da parte del Commissario per il Riordino degli Usi Civici n. 9/2019 cron. 176; infatti, nel caso di sentenza del Commissario, intervenuta nel corso della Concessione, che riconosca in capo al Comune di Pizzoli l’appartenenza dell’area, si conviene che la predetta concessione proseguirà fino alla scadenza naturale indicata nel termine finale dell’atto di concessione; nel caso invece di intervenuta sentenza del Commissario, che riconosca in capo al Comune dell’Aquila l’appartenenza dell’area, si conviene che la predetta concessione proseguirà in capo al diverso Ente civico comune dell’Aquila” e così recita al punto 4.: “I Comuni convengono che gestiranno la concessione dell’area di loro competenza senza nulla a pretendere nei confronti l’uno dell’altro e nei confronti della Regione Abruzzo”
Ciò significa, caro avvocato Corti - prosegue Taranta - che "la Giunta comunale propone, quindi si impegna a mantenere un certo schema di intesa tra i due Enti, finalizzata alla prosecuzione della concessione del fondo demaniale (in considerazione anche del fatto che l’associazione che ha gestito finora il poligono ha sicuramente fatto, in questi anni, degli investimenti di bonifica dell’area e di gestione che non ci sentiamo di vanificare, né di sacrificare), ma che c’è poi il Consiglio Comunale che decide, quindi approva o meno quanto deliberato dalla Giunta. Inoltre, nel caso che il Commissario regionale degli usi civici dovesse finalmente attribuire la proprietà dei terreni al Comune dell’Aquila, sarà sempre di competenza del Consiglio Comunale stabilire eventuali nuove condizioni, sia di stima dei prezzi, sia di durata della concessione, sia per quanto concerne altre eventuali variabili, con una propria delibera di Consiglio Comunale".
E’ competenza del Consiglio Comunale, infatti, derimere questioni riguardanti eventuali mutamenti di destinazioni d’uso dei terreni di uso civico. "Mi meraviglia la superficialità con cui viene trattata la questione, visto che la differenza tra delibera di giunta e delibera di consiglio, nonché tra funzioni e compiti dei rispettivi organismi di governo, generalmente, è di conoscenza scolastica. Mi permetto, inoltre, di sottolineare che la stessa Regione Abruzzo, cui compete la parola finale, non ha mai mosso questioni sulla legittimità del nostro operato, ponendo in discussione la questione della proprietà dei terreni civici dinanzi al Commissario per il Riordino degli Usi Civici, a seguito della richiesta di approfondimento del Comune dell’Aquila. Fatto che smentisce la presunta inerzia ed il paventato disinteresse di questa Amministrazione. Per concludere questa banale discussione, che sottrae solo tempo prezioso al mio lavoro di amministratore della città, consiglierei all’avv. Corti di evitare sterili campagne denigratorie nei confronti di chi ha sempre lavorato, alla luce del sole, per il bene della città e dei suoi cittadini".