Mercoledì, 30 Giugno 2021 12:11

Centro storico e movida, Cna: "Servono tolleranza e regole certe"

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"Occorre conciliare le diverse esigenze in campo, in nome del reciproco rispetto, del decoro urbano, della sicurezza dei cittadini, della possibilità per le imprese di ripartire dopo un lunghissimo periodo di restrizioni e limitazioni, della migliore vivibilità di una città che sta provando a rilanciarsi".

E’ l’appello rivolto dal direttore della Cna dell’Aquila, Agostino Del Re, alla vigilia del consiglio comunale che lunedì prossimo sarà chiamato a decidere su alcuni degli aspetti più delicati legati alla cosiddetta movida nel centro storico: ovvero regole, luoghi, orari, restrizioni.

"L’idea da cui muovere – sottolinea – è la possibilità di conciliare i diversi interessi in campo, ovvero quello delle imprese della ristorazione che intendono sfruttare la stagione estiva per recuperare le gravi perdite subite, e quelle dei residenti che invocano giustamente il loro diritto al riposo".

Per farlo, a detta di Del Re, serve innanzi tutto mettere in piedi "un’attività di concertazione in cui siano chiare innanzi tutto le regole, che definisca orari e luoghi da regolamentare. E se sui primi non si può non invocare una maggiore elasticità soprattutto nei fine settimana, sui secondi le regole devono essere rigide e chiare. Come il divieto di consumare cibi e bevande lontano dagli esercizi di vendita, e dunque impedendo bivacchi e assembramenti in altre zone cittadine, alla interdizione di aree non ancora recuperate dai cantieri, che rischiano di trasformarsi in discariche a cielo aperto: misure, queste, che implicano da un lato il rafforzamento dell’attività di vigilanza da parte della polizia municipale e forze dell’ordine, ma dall’altro anche l’emanazione di ordinanze rivolte ai proprietari delle aree stesse, affinché ne impediscano l’accesso".

Da rivedere, infine secondo Del Re, anche le ipotesi sin qui prospettate legate alla creazione di isole pedonali - soprattutto nei fine settimana – dalla durata extra size: "Finerebbero con il creare situazioni di impazzimento e intasamento del traffico, con rischi per la sicurezza ma anche danni di immagine per una città che ha invece bisogno di uno sviluppo ordinato e di presentarsi ai turisti, che tornano a visitarla, in modo accogliente e regolato".

Ultima modifica il Mercoledì, 30 Giugno 2021 13:08

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