“Sulla movida, sì ai controlli e al rispetto delle regole ma senza esibizioni di muscoli o azioni da sceriffo”.
A dirlo è stato il nuovo questore dell’Aquila, Enrico De Simone, nell’incontro di presentazione avuto con la stampa questa mattina.
Con la fine del lockdown e l'inizio della stagione estiva, la sicurezza del centro storico è tornata a essere un tema molto dibattuto, per via soprattutto di alcune segnalazioni fatte dai residenti, che lamentano degrado, sporcizia e una generale deregulation nelle vie e nelle piazza in cui, nelle ore notturne, si concentra la cosiddetta "movida". Lunedì prossimo se ne parlerà anche in un consiglio comunale straordinario.
Sono temi che De Simone, insediatosi al posto di Gennaro Capoluongo, conosce bene, avendo svolto, negli ultimi cinque anni, il ruolo di questore nella provincia di Teramo dove, ha spiegato, c’era da controllare 60 km di costa e da tenere a bada la “foga con cui i giovani volevano riappropriarsi dei propri spazi”.
“La strategia che intendo portare avanti qui all’Aquila” ha spiegato De Simone “è la stessa che ho adottato nel mio precedente incarico. Ieri ho fatto una passeggiata per la città: l’ho trovata diversa da come la ricordavo ma ho avuto una sensazione molto positiva. Contrariamente a quello che si può pensare sulla movida, che sia solo, cioè, un fatto negativo, portatore di devianza e violenza, ritengo invece che sia un segnale fondamentale di ripartenza per una città che si sta riorganizzando. Parliamo di una gioventù che sta uscendo da un lockdown durato a lungo, non è mia intenzione andare a limitare la positività di questo fenomeno. E’ chiaro, però, che le regole, sugli assembramenti, le disposizioni sanitarie e la sicurezza pubblica, vanno rispettate. E qualora ciò non dovesse accadere userò tutti i mezzi a mia disposizione. Quindi sì ai controlli ma senza esibizioni di muscoli o azioni da sceriffo. Ci sarà un monitoraggio continuo degli eventi”.
De Simone, che nei prossimi giorni visiterà anche i commissariati di Sulmona e Avezzano, ha detto di voler puntare molto su una maggiore presenza e visibilità delle pattuglie sul territorio: “Nonostante tutti i reati siano in calo da tempo, tra i cittadini aumentano paura e senso di insicurezza. E’ una percezione dovuta a fattori di tipo emotivo e psicologico, che può essere placata non citando numeri e statistiche ma dando alle persone la certezza che se accade qualcosa noi ci siamo. I cittadini vogliono vedere la divisa e noi dobbiamo essere presenti, rapidi e pronti a intervenire. Quindi farò in modo che ci sia più personale possibile in strada. Fare i poliziotti dietro un pc non è possibile, bisogna stare in mezzo alle persone, tra la gente. Presterò dunque massima attenzione agli uffici operativi e alla Volante, che è il nostro vero biglietto da visita”.