Lunedì, 23 Giugno 2014 17:15

Casa delle Donne: a cinque anni dal sisma, finalmente una sede seppur provvisoria

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E’ una storia iniziata tanto tempo fa quella del Progetto della Casa delle Donne

Nel marzo 2013, a quattro anni dal terremoto, arrivò anche la denuncia di ActionAid che, in occasione della festa della donna, presentò il rapporto "Un euro per i tuoi pensieri. Dove sono finiti i soldi per le donne de L'Aquila?", in cui si ricostruiva la storia dei 3 milioni di euro stanziati con decreto legge n°39 del 2009. E finiti poi nel vortice dello scandalo che ha coinvolto l'ex presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e la consigliera di parità Letizia Marinelli che era stata chiamata a gestire il progetto

I fondi sono stati sbloccati proprio lo scorso anno ed ora, dopo anni di ripetute richieste dell'associazione 'Donne TerreMutate' per l'assegnazione di una sede, sembra si si arrivati, finalmente, ad un momento di svolta: una delibera di Giunta comunale, che sarà formalizzata entro il 30 giugno, assegna al progetto una sede provvisoria, situata in via Moscardelli 13, che sarà consegnata entro il 15 settembre. L’appartamento ospiterà anche la Biblioteca delle Donne Melusine e il Centro antiviolenza in quanto parti integranti del Progetto della Casa delle Donne.

La convocazione della riunione è arrivata dopo l’invio di una newsletter, ai primi di giugno, che manifestava un preoccupante stallo nei rapporti con le Amministrazioni locali, aggravato dal fatto che alcune promesse e assicurazioni ricevute sembravano aver perduto concretezza. Le Donne TerreMutate ancora una volta chiedevano la solidarietà di tutte le donne italiane per tornare a chiedere, con maggiore forza, notizie del progetto alle silenti autorità competenti.

Così, venerdì 20 giugno, l’Associazione, assieme ad alcune donne del Centro Antiviolenza, ha incontrato le assessore Betty Leone e Emanuela Di Giovambattista del Comune dell’Aquila che hanno consegnato la delibera comunale che assegna la sede provvisoria. “Riguardo invece alla sede definitiva è stato ribadito quanto già preannunciato nel mese di marzo: Comune e Provincia hanno individuato l'ex orfanotrofio, di proprietà della Provincia, sito a sinistra della Basilica di Collemaggio, che verrebbe ristrutturato utilizzando gli ormai famosi 3 milioni di euro. Ad oggi l’Amministrazione provinciale deve ancora far conoscere l'esito della verifica dei danni subiti dallo stabile, al riguardo la Provincia verrà sollecitata formalmente dall’assessora Di Giovambattista. Abbiamo richiesto di valutare la possibilità di destinare una parte dei 3 milioni (ex legge Carfagna, ora nella legge di stabilità 2013) per la gestione del Centro antiviolenza e di essere consultate anche in questa prima fase operativa del progetto di ristrutturazione", ha spiegato Loretta Del Papa, del comitato di presidenza dell’Associazione Donne TerreMutate.

Un processo che si prospetta essere ancora molto lungo.

Era il maggio 2011 quando le Donne TerreMutate invitarono tutte le donne d’Italia con l'appello "Venite a vedere L'Aquila com'è" e così partecipare alla prima assemblea nazionale dell'Associazione, per un rilancio forte della richiesta di una Casa delle Donne e per un corretto utilizzo dei 3 milioni di euro della legge ex Carfagna, sbloccati con un emendamento alla legge di stabilità 2013. Dopo quella data, in cui accorsero in città circa 600 donne, per tutti gli anni successivi donne da ogni regione d’Italia nel mese di maggio hanno serbato questo appuntamento all’Aquila: un segno puntuale di impegno e vigilanza sulla richiesta di una sede per il progetto e sull’utilizzo dei fondi stanziati.

Un primo risultato dopo tre anni di insistenza che ha senz’altro incoraggiato le Donne TerreMutate che mostrano però di sapere che la strada da percorrere per la completa realizzazione del progetto è ancora lunga, e dunque c’è bisogno dell’apporto di idee, concreto e morale, di tutte. Anche per questo è stata convocata per il 5 luglio a partire dalle ore 12 un’assemblea nazionale nel tendone di piazza Duomo: "lo abbiamo scelto perché è nel cuore della città distrutta dal terremoto e perché da lì si potrà raggiungere a piedi la sede provvisoria assegnata dal Comune".

 

Ultima modifica il Martedì, 24 Giugno 2014 09:37

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